Guerra in Ucraina. Kiev: “Bombe sui corridoi”. Mosca: “Oggi nuove aperture” 

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Di Euronews
Riuscite le evacuazioni dalla città di Sumy. Kiev però accusa: “Bombe sul corridoio di Mariupol” 
diritti d’autore  LOUISA GOULIAMAKI/AFP or licensors

Riuscita l’evacuazione da Sumy: in salvo almeno 5.000 persone

Corridoi umanitari, atto terzo. Almeno a parole Mosca ci riprova e per oggi annuncia nuove aperture, malgrado le critiche di Kiev, che per il secondo giorno consecutivo, ieri l’ha accusata di bombardarli, rendendoli di fatto inutilizzabili. Almeno 5.000 persone e un migliaio di auto sono però riuscite a lasciare Sumy città vicina al confine russo, negli scorsi giorni sotto intensi bombardamenti . “In centinaia sono stati salvati e aiuti umanitari sono stati consegnati – ha riconosciuto Zelensky – ma deve essere fatto molto di più”.

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Combatteremo per la nostra terra fino alla fine. Ci batteremo nelle foreste, nei campi e sulle spiagge. Non ci arrenderemo e non perderemo.

Volodymyr Zelensky
Presidente ucraino

Kiev accusa: “Bombe sul corridoio da Mariupol”

Se il corridoio per Poltava, al centro del paese, ha portato i suoi frutti, Kiev accusa invece i russi di aver sabotato quello da Mariupol. Bombe, secondo il Ministero degli esteri ucraino, sarebbero piovute proprio sul tracciato che avrebbe dovuto garantire evacuazioni e rifornimenti alla città del sud, chiave per il suo affaccio sul Mar d’Azov.

Il tweet con cui il portavoce del Ministro degli esteri ucraino ha denunciato bombardamenti sul corridoio umanitario previsto per le evacuazioni dalla città meridionale di Mariupol

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