Il Milan di Stefano Pioli continua a volare in campionato nonostante le assenze, gli infortuni e gli addii di mercato dolorosi di inizio stagione.
È un testa a testa con l’altra squadra di Milano, l’Inter di Simone Inzaghi, che con un organico più completo e forse un carisma maggiore, non riesce ancora a scrollarsi di dosso i Rossoneri nella volata Scudetto.
Per tutti gli appassionati di scommesse sportive online, fare previsioni su chi chiuderà in testa al campionato a maggio non è facile. Se a inizio stagione i bookmakers vedevano come grande favorita l’Inter, adesso la situazione è cambiata. La Juventus sembra aver pagato più di tutti il cambio di allenatore, Roma e Lazio sono fuori dai giochi per le posizioni più alte, il Napoli di Luciano Spalletti conferma le aspettative e resta lì in alto, in attesa di un passo falso delle milanesi.
Fare pronostici su chi vincerà il campionato è davvero molto difficile, anche perché le pretendenti sono tutte attrezzate per centrare l’obiettivo. Tra queste c’è senza dubbio il Milan, che dopo una flessione importante nel mese di novembre, è riuscito a riconquistare terreno sui primi della classe, fino alla vittoria soffertissima nel derby dello scorso 5 febbraio.
Il Milan può vincere lo Scudetto perché ha una società di valore
I tempi della presidenza di Li Yonghong sono lontani: il fondo Elliot ha rimesso in sesto la società anche a costo di scelte difficili da digerire per la piazza rossonera. Sono stati inseriti gli uomini giusti al posto giusto, per esempio Paolo Maldini che nel ruolo di direttore tecnico dopo un breve periodo di assestamento sta apportando tutto il suo valore in tema di personalità ed esperienza.
È riuscito a superare con intelligenza situazioni delicate, operando anche scelte drastiche: basti pensare agli addii di Gigi Donnarumma e Hakan Çalhanoğlu, andati via a parametro a zero, in seguito alla decisione del Milan di non cedere alle richieste economiche dei due giocatori.
Il Milan è diventata squadra, soprattutto grazie a Stefano Pioli
Il vero artefice della rinascita del Milan ha un nome e cognome: Stefano Pioli. L’allenatore di Parma, classe 1965, è arrivato a Milanello quasi in sordina il 9 ottobre 2019. Per un lungo periodo ha vissuto un ballottaggio sfavorevole dal punto di vista mediatico con il tedesco Ralf Rangnick, ora al Manchester United, ma non si è lasciato influenzare dalle voci esterne. Ha saputo gestire un gruppo di giocatori giovanissimi, migliorandone le caratteristiche e l’approccio agonistico, anche grazie al supporto di giocatori di forte personalità ed esperienza, come Zlatan Ibrahimovic e Oliver Giroud. La piacevole sorpresa di Mike Maignan in porta, la conferma di Theo Hernandéz in difesa e l’esplosione di Leao in attacco, sono solo tre degli aspetti positivi di una squadra che ha uno stile di gioco riconoscibile e in continuo miglioramento.
I Rossoneri hanno un calendario più leggero rispetto agli avversari
In questo rush finale di stagione, ha un forte peso il calendario del Milan in confronto a quello delle dirette sfidanti. Nonostante abbia lasciato l’amaro in bocca anche rispetto alla qualità del gioco prodotto contro Atletico Madrid e Liverpool, l’eliminazione dalle coppe europee ora rappresenta un chiaro vantaggio. Con l’Inter ancora impegnata in Champions League e il Napoli in Europa League, il Milan deve sfruttare la possibilità di poter preparare le partite di campionato con più calma e senza distrazioni. In un campionato che si sta giocando punto su punto, poter conservare le energie, anche mentali, è un fattore di primo piano. Il Milan ormai non si può più nascondere, perché dopo il secondo posto della scorsa stagione e la conferma di questi mesi, il campionato è assolutamente un obiettivo alla portata per la squadra di Stefano Pioli. L’obiettivo è quello di portare un nuovo trofeo nella bacheca del Milan, che dopo la Supercoppa Italiana del 2016/2017 non ha più visto nuovi arrivi.
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