Elisabetta incorona Camilla, Carlo incensa la moglie

Mondo

Di

Cosa succede nella casa reale inglese?

La sovrana celebra 70 anni di regno e apre a un futuro ruolo regale per la nuora. Il principe di Galles ringrazia la consorte per il “costante supporto” e la madre per la “devozione al benessere del popolo britannico”

© Daniel LEAL / AFP

– I maxischermi di Piccadilly Circus celebrano il giubileo di Elisabetta II

AGI – Nel rinnovare la promessa di “continuare a servire” il suo popolo per tutta la vita, nello storico traguardo dei suoi 70 anni di regno, Elisabetta II ha anche di fatto dichiarato che sta pensando ad assicurare il futuro della monarchia dopo di lei: per la prima volta pubblicamente, ha parlato del primogenito Carlo come re e ha aperto alla possibilità di conferire alla nuora, Camilla Parker Bowles, il titolo di “regina consorte”.

Avendo battuto anche il record della regina Vittoria per longevità sul trono d’Inghilterra, Elisabetta II festeggia di diritto lo storico traguardo, ma con la Royal Family in subbuglio – dall’addio di Harry e Meghan, al principe Andrea travolto dalle accuse di abusi sessuali, passando per la morte del principe Filippo – il Giubileo è diventato occasione per delineare i passi da compiere al fine di garantire la sopravvivenza della Corona.

Nel suo messaggio ufficiale, Elisabetta II ha espresso il “sincero desiderio” che la duchessa di Cornovaglia, seconda moglie del principe ereditario Carlo, “sia conosciuta come la regina consorte” una volta che avverrà la successione. Invitando i britannici a sostenere la coppia nei loro ruoli futuri, come hanno fatto con lei, la Regina pone fine ad anni di polemiche sul futuro status di Camilla.

Amante di Carlo quando era sposato con la principessa Diana, poi sua moglie ufficiale dal 2005, la duchessa di Cornovaglia per lungo tempo non è stata amata dagli inglesi che la ritenevano “la terza persona” nel matrimonio da favola dell’erede al trono. Proprio tenendo conto della sensibilità dell’opinione pubblica su Diana, si era ipotizzato fin dall’inizio che rinunciasse al titolo automatico di “regina consorte,” limitandosi a usare quello di “principessa consorte”.

Un’opzione, quest’ultima, inedita e che avrebbe richiesto complessi emendamenti normativi ma che era appoggiata da Camilla, la quale ha sempre scelto il basso profilo da quando è entrata nella Firm.

Carlo e Camilla si sono detti “toccati e onorati” dal gesto di Elisabetta e nel suo messaggio di congratulazioni alla madre per il Giubileo di Platino, il principe di Galles ha tenuto a omaggiare la “cara moglie”. “E’ stata il mio costante supporto per tutto il tempo”, ha ricordato.

L’endorsement di Elisabetta è volto a garantire una transizione ‘soft’ e senza polemiche, dopo che più volte Buckingham Palace ha dovuto smentire le voci secondo cui Carlo, una volta re, avrebbe forzato la mano e ‘incoronato’ Camilla. L’annuncio non ha colto di sorpresa i royal watcher: che la sovrana tenesse in alta considerazione Camilla era diventato evidente a dicembre quando – unica tra i consorti dei suoi figli – era stata insignita del titolo di Dama dell’Ordine della Giarrettiera, il piu’ antico e nobile ordine del Regno Unito.

Chiarire il titolo di Camilla è tra i punti cardine che gli analisti avevano evidenziato nel percorso per modernizzare la Corona e puntellarne il prestigio, una volta che Elisabetta non sarà più sul trono.

Gli altri passi fondamentali riguardano lo snellimento della Firm e dei suoi costi (la domanda a cui rispondere è quanti reali e membri del loro staff e’ ragionevole sovvenzionare?) e la possibile introduzione di un limite alla durata del regno, per garantire che la corona passi di mano almeno una volta ogni generazione, aiutando l’istituzione a rimanere rilevante.

Elisabetta e i 14 premier

La monarca -che ha visto succedersi 14 primi ministri, da Winston Churchill a Boris Johnson- ha assistito a enormi eventi nel suo regno: la fine dell’impero britannico, l’uscita del Regno Unito dall’Ue, la guerra delle Falklands/Malvine e i conflitti in Afghanistan e Iraq, gli attentati islamisti, la pandemia da Covid-19.

E con otto nipoti e dodici pronipoti, ha vissuto anche alterne e complicate vicende famigliari: nel 1992, l’Annus Horribilis, quando assistette impotente all’annuncio della separazione del principe Andrea da Sarah Ferguson, poi il divorzio della principessa Anna da Mark Phillips e infine l’uscita del libro ‘Diana. La sua vera storià di Andrew Morton, che segnò l’inizio della fine del matrimonio dell’erede al trono, Carlo, con la principessa.

Nel 1997, un altro momento molto delicato, all’indomani della morte di Diana del Galles, il 31 agosto, a Parigi: la freddezza e la distanza mostrati dalla Casa Reale alla morte della principessa e in risposta all’enorme emozione del popolo fede addirittura parlare di abdicazione; tanto che lei, il 5 settembre, decise di parlare in tv per esprimere il suo dolore e la vicinanza al lutto delle persone che, all’esterno di Buckingham pacale, continuavano a depositare fiori in ricordo della ‘principessa del popolò. Ma anche quello appena trascorso è stato molto impegnativo: Elisabetta ha dovuto innanzitutto ingoiare le accuse di razzismo fatte dai duchi del Sussex, Harris e Meghan.

Harry -che ha detto addio alla Famiglia reale, abbandonando privilegi e incombenze legate al suo status- ha pure avviato un’azione legale contro il governo che gli ha negato le guardie del corpo quando è nel Regno Unito. Se ciò non bastasse il principe ha in programma di pubblicare le sue memorie, che promettono altre esplosive ‘verità’ sugli anni della sua infanzia e giovinezza a Corte.

L’imbarazzo per Andrea

Ma ancora più imbarazzanti sono le disgraziate vicende del principe Andrea, il secondo figlio maschio, da sempre additato come il rampollo più amato dalla monarca. Il principe è accusato di stupro da Virginia Giuffre, che da ragazzina era finita nel ‘giro’ di adolescenti adescate dal miliardario Jeffrey Epstein e dalla sua amica, Ghislaine Maxwell: lei sostiene di esser stata abusata in due occasioni dal principe quando aveva appena 17 anni. Lui nega strenuamente, ha persino chiesto di essere giudicato da una giuria popolare.

Nel tentativo di evitare i danni di immagini, Andrea è stato privato dei titoli reali e militari e ha dovuto anche abbandonare i suoi account social ufficiali. Ma correre ai ripari non evita certo alla regina di percepire quello appena trascorso come un anno forse peggiore dell’Annus Horribilis.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Traduci
Facebook
Twitter
Instagram
YouTube