Incontri tra scrittori italiani e romeni: Nadia Terranova & Claudiu Florian

Arte, Cultura & Società

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BUCAREST – L’Ambasciata d’Italia e l’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest organizzano domani, 18 gennaio, alle ore 16.00, sulla pagina facebook dell’Istituto, l’incontro in live streaming tra la scrittrice italiana Nadia Terranova, selezionata nella cinquina del Premio Strega 2019 e lo scrittore romeno Claudiu Florian, vincitore del Premio Europeo per la Letteratura nel 2016. L’incontro sarà moderato da Roberto Merlo (Università di Torino). La traduzione sarà curata da Mauro Barindi.

Il dialogo avrà come punto di partenza i libri Addio fantasmi di Nadia Terranova, pubblicato in romeno dalla casa editrice Polirom nel 2020, con la traduzione di Cerasela Barbone, e L’età dei giochi. Un’infanzia in Transilvania di Claudiu Florian, apparso anche in italiano, presso l’editrice Voland, nel 2019, con la traduzione di Mauro Barindi. I due volumi sono, infatti, accomunati dalla sensibilità con la quale i due scrittori narrano la propria infanzia vissuta in regioni, la Sicilia e la Transilvania, che per storia, costumi e tradizioni costituiscono un unicum all’interno dei rispettivi Paesi.
Nata a Messina nel 1978, Nadia Terranova vive e lavora a Roma. Dopo la laurea in Filosofia a Messina e il dottorato a Catania, si trasferisce a Roma nel 2003, dove si dedica alla stesura del suo primo romanzo, Gli anni al contrario, pubblicato nel 2015 da Einaudi. Il romanzo è accolto positivamente da pubblico e critica vincendo numerosi premi, tra cui il Bagutta Opera Prima, il Premio Brancati, e l’americano The Bridge Book Award. Tra i suoi libri ricordiamo: Bruno.

Il bambino che imparò a volare, apparso nel 2012, ispirato alla vita dello scrittore Bruno Schulz; Le nuvole per terra (Einaudi, 2015, selezionato al Premio Bancarellino); Casca il mondo (Mondadori Ragazzi, 2016); Addio fantasmi (Einaudi, 2018), selezionato nella cinquina finale del Premio Strega 2019; Omero è stato qui (Bompiani Ragazzi, 2019), uno dei 12 finalisti per la quinta edizione del Premio Strega Ragazze e Ragazzi; Come una storia d’amore, una raccolta di racconti pubblicata nel 2020 per Giulio Perrone Editore, che a giugno dello stesso anno è tra le opere candidate alla 91ª edizione del Premio Viareggio, nella sezione dedicata alla Narrativa.

Nato nel 1969 a Rupea, vicino Brașov, Claudiu M. Florian ha studiato filologia tedesca presso l’Università di Bucarest, laureandosi nel 1994. Nel 1996, ha conseguito il master in Studi Umanisti Interdisciplinari in Lingua Tedesca sempre all’Università di Bucarest, continuando con un Master in Storia Contemporanea all’Università Bielefeld in Germania. Dal 2002, lavora per il Ministero degli Esteri della Romania. Tra il 2004 e il 2009, è stato addetto culturale dell’Ambasciata di Romania a Berlino e successivamente ha ricoperto lo stesso incarico a Berna. Nel 2014, è stato nominato vicedirettore dell’Istituto Culturale Romeno di Berlino, di cui attualmente è direttore.

Il suo romanzo Le età dei giochi. Un’infanzia in Transilvania, scritto originariamente in tedesco, ha vinto nel 2016 il Premio dell’Unione europea per la letteratura. Il romanzo parla del gioco della storia con l’individuo, della scoperta del mondo e della propria identità di un ragazzo di 5-6 anni, in un angolo multietnico della Transilvania, nella Romania degli anni ’70. E’, infatti, un continuo pendolare, dalla prospettiva del bambino, a volte piena di umorismo, tra spazi, epoche e culture diverse.

Roberto Merlo è professore associato di Lingua e Letteratura romena presso il Dipartimento di Lingue e Letterature straniere e Culture moderne dell’Università di Torino. Si è formato come romenista alle università di Torino, Cluj e Bucarest. Ha curato l’edizione e la traduzione di testi specialistici di storia (Ion Bulei, Breve storia dei romeni) e linguistica storica (Marius Sala, Dal latino al romeno) e ha tradotto letteratura romena moderna e contemporanea, in particolare prosa (Bogdan Suceavă, Miruna, una storia, 2014; Gabriela Adameşteanu, Una mattinata persa, 2012 e L’incontro, 2010; Doina Ruşti, L’omino rosso, 2012 e Zogru, 2010; Ştefan Petica, Poemi in prosa, 2014) e teatro (Gianina Cărbunariu, Kebab, 2008; Matei Vişniec, E con il violoncello che facciamo?, 2011; Elise Wilk, Il gatto verde, 2013; Roxana Marian, Medea ovvero Della felicità coniugale, 2013; Andreea Vălean, Io quando voglio fischiare fischio, 2015), con più rare incursioni nella poesia tramite i versi di Matei Vişniec e di Marta Petreu. 

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