Il megalomane Erdogan guarda al dominio dello Spazio

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Il Califfo Erdogan vuole un impero ottomano 4.0, non più limitato al regno terraqueo ma al regno dei cieli. Promette che la Turchia si doterà di una Agenzia spaziale che organizzerà nei prossimi anni voli nello spazio con propri astronauti.

Saranno scelti tra tecnici turchi con elevate professionalità ed esperienze, provenienti dal settore aeronautico, che abbiamo anche competenze in medicina aeronautica e spaziale, medicina dello sport e psicologia.

I prescelti, riceveranno due anni di formazione, propedeutici a studi scientifici da condurre nello spazio  come previsto dal programma spaziale voluto da Erdogan.

I criteri scelti solitamente dalle agenzie spaziali per la ricerca di candidati ideali, ricadono su  individui provenienti dai corpi militari, che abbiano una conoscenza approfondita nei  campi della scienza, come la tecnologia, l’ingegneria e la matematica, oltre a soddisfare determinate caratteristiche psico-fisiche.

Nel caso dell’agenzia spaziale turca, si ricercano figure anche tra il personale civile.

Gli astronauti dovranno soddisfare quelle caratteristiche necessarie per essere lanciati nello spazio e poter effettuare passeggiate spaziali, fondamentali saranno le caratteristiche antropometriche adatte per indossare una  tuta spaziale.

I candidati per esigenze di missione dovranno possedere una acuità visiva di 20/20, sono ammessi interventi di chirurgia refrattiva per raggiungere il visus stabilito.

I candidati inoltre non devono soffrire di problemi pressori.

Il candidato perfetto, dovrà essere un non fumatore, astemio e psicologicamente stabili.

Durante il processo di formazione i candidati ritenuti idonei saranno ammessi ad un training intenso, solo chi riuscirà a superarlo sarà tra coloro che parteciperanno alla missione spaziale.

Il ricco programma dell’agenzia spaziale turca prevede esperimenti scientifici da effettuare sulla stazione spaziale internazionale. Questi esperimenti possono essere di natura biologica o test di resistenza per materiali che sono stati sviluppati in Turchia. L’ambizioso programma della missione scientifica sarà in collaborazione con università e ricercatori.

Erdogan vuole portare il primo uomo turco sulla luna entro il 2023.

Il viaggio nello spazio non riguarda solo l’esplorazione scientifica come vuole farci credere il Califfo.

Gli intenti sono altri molto più pericolosi, la missione camuffata da ricerche scientifiche, in realtà nasconde un progetto militare. Erdogan intende raggiungere un livello di dominio militare dello spazio per colpire le nazioni che non vorranno piegarsi.

Gli ottomani pensano al dominio dello spazio per scatenare guerre dallo spazio, un ritorno al passato con strumenti di morte più tecnologici.

Questa volta non avranno armature ma tute spaziali, galere o maone ma navi spaziali, lance ma armi sofisticate.

Il tempo cambia, ma la natura dell’uomo no.

Ma, cosa ancora più importante, uno spostamento nello spazio suggerisce un importante passo avanti verso l’aero-difesa militare. Mentre gli Stati Uniti hanno dominato a lungo quest’area, nel prossimo futuro potranno essere le forze spaziali turche ad avere il controllo dello spazio, con tutto il pericolo che ne deriva in caso di una nuova guerra mondiale.

I turchi saranno avversari temibili e molto pericolosi.

Stati Uniti e Germania, sono responsabili di quanto potrà  accadere per aver fornito alla Turchia la migliore tecnologia in chiave anti russa.

Il mostro nato dalla superficialità di questi due paesi non si può pensare di averlo incatenato per sempre, prima o poi trova gli strumenti adatti per rompere le catene.

 

Maurizio Compagnone

Analista

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