Borrell: “Frustrazioni per non aver fermato i crimini in Etiopia”

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 L’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera ha sottolineato che il conflitto in Etiopia è peggiorato e si è esteso “producendo una crisi umanitaria devastante” minando la stabilità dell’intera regione

 
 
Josep Borrell 

“Ammetto che l’Etiopia è una delle questioni di cui abbiamo discusso di più quest’anno. Ed è una delle mie più grandi frustrazioni perché non siamo stati capaci di reagire in modo appropriato contro le violazioni dei diritti umani su larga scala, contro gli stupri di massa, l’uso della violenza sessuale come arma di guerra, le uccisioni e i campi di concentramento etnici”. Lo ha dichiarato l’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Josep Borrell, al termine della riunione dei ministri degli Esteri.

“Non siamo stati in grado di fermare ciò. E non siamo stati nemmeno in grado di adottare misure coercitive a causa della mancanza di unanimità al Consiglio”, ha aggiunto. 

“Il conflitto nel Paese è peggiorato e si è esteso producendo una crisi umanitaria devastante. Mina non solo la stabilità dell’Etiopia ma dell’intera regione”, ha spiegato Borrell.

“Solo una soluzione politica può invertire la dinamica negativa e pericolosa a cui stiamo assistendo ora. Tutti gli sforzi dell’Unione europea, con l’assistenza di altri Paesi, devono portare a un cessate al fuoco a un negoziato tra le parti”, ha esortato il capo della diplomazia dell’Ue.

“Solo il 10% dell’aiuto necessario raggiunge le persone nel Nord del Paese, ci sono oltre nove milioni di persone che patiscono la fame. Non solo i combattimenti sono stati feroci ma i diritti umani sono stati violati da entrambe le parti”, ha insistito Borrell.

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