Campagna vaccinale non deve intimorire nessuno

Ambiente, Natura & Salute

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I criteri per l’assegnazione del Green pass non cambiano, afferma il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, e il presidente dell’Aifa Giorgio Palù fa sapere che l’Ema “prenderà una decisione il 29 novembre sulla vaccinazione ai bambini”. Mentre l’Istituto superiore di sanità fa sapere che in due mesi i contagi tra gli operatori sanitari sono aumentati del 192,3%, da 936 a 2.736.

L’associazione italiana di epidemiologia stima che “tra 14 giorni 5 regioni potrebbero superare la soglia del tasso di incidenza settimanale di 250 casi per 100mila”.

Ridurre la validità del tampone per ottenere il Green pass oggi “potrebbe essere una soluzione”, apre così all’idea il presidente della regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini:  “Bisogna proseguire a vaccinare- aggiunge poi il presidente dell’Emilia-Romagna- e provare a convincere quella parte minoritaria che non sono no vax ma hanno qualche paura. Il nostro obiettivo è non chiudere più nessuna attività economica e se vogliamo farlo bisogna vaccinare”.

“Di fronte a oltre 5 milioni di morti nel mondo – afferma il presidente della regione Veneto, Luca Zaia – non può passare l’idea che tutto era evitabile o, peggio ancora, che tutto sia stato una montatura. In caso di assembramento bisognerebbe, uso il condizionale, cercare di mettersi in sicurezza. Capisco quando si beve o si mangia. Ma una platea intera? Suvvia Il rischio è che si diffonda l’infezione: all’aperto sarà forse più difficile, ma in una manifestazione si crea l’aerosol.

Con la mascherina avresti modo di dimostrare che rispetti le regole, darebbe più valore alla manifestazione. Osservare le regole non è accettare la dittatura ma rispettare il prossimo”.

Su eventuali nuove proteste per la terza dose, Zaia rileva che “in Veneto l’80% dei pazienti in terapia intensiva sono non vaccinati. I numeri ci confermano che siamo di fronte a un’ondata classificabile, in una certa misura, come pandemia dei non vaccinati.

Un dato che parla da solo ma se non si vuole prenderne atto.  La terza dose è il booster necessario per il percorso vaccinale. Ma il pensare che si rinnovino le occasioni di diffusione del virus per la volontà di tirare la corda – conclude Zaia – Beh, è deprimente”.

Anche Fedriga sottolinea che “continua la violazione delle regole, non sono state mantenute le distanze, in molti non hanno messo le mascherine, dunque questo negazionismo folle rischia di fare dei danni enormi”.

“Aspetto le indagini come andranno avanti, – dichiara il presidente della regione Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, commentando l’indagine condotta sulle minacce dei ‘novax’ – ma per avere una testimonianza di quanto questa fetta assolutamente minoritaria di individui sia aggressiva, basta guardare le mie pagine sui social, dove chi la pensa in modo diverso da questo estremismo negazionista, viene attaccato, offeso e minacciato”.

Fedriga evidenzia che “i messaggi che sono stati lanciati dalla piazza di Trieste, rischiano di arrecare danni gravissimi alla popolazione quando ha dei dubbi o paura rispetto alla campagna vaccinale che invece non deve intimorire nessuno”.

“Addirittura c’è stato qualcuno – conclude Fedriga -che ha detto che il vaccino serve per farci controllare dagli Ufo, insomma si capisce palesemente che siamo in mezzo al delirio della follia e che questi soggetti farneticano”.

“Non possiamo fare pagare il prezzo di eventuali nuove chiusure ai vaccinati, che hanno difeso se stessi e gli altri, partecipando alla campagna vaccinale”.

“Siamo a un passo dalla zona gialla – aggiunge Fedriga – e questo è dato dal numero dei ricoveri anche in area medica, molto vicino al 15%. Il Fvg andrà in zona gialla, ma per fortuna questo prevede misure ancora molto contenute. Tuttavia, il passaggio alla zona arancione sarebbe drammatico per l’economia, è una cosa che non possiamo e non dobbiamo permettere”.

“Il primo danno che fanno – afferma il presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca – è  ai malati oncologici e a quelli di cuore o di diabete che se si ingolfano gli ospedali non avranno più  cure. Col passare dei mesi il Covid si è  banalizzato. Fino a un anno fa c’era paura pure a entrare in un ospedale”.

“Siamo in una realtà nella quale non possiamo consentirci distrazioni perché altrimenti è un’ecatombe. Dobbiamo essere più rigorosi che in altre regioni, non a caso siamo l’unica che ha mantenuto l’obbligo della mascherina sempre”.

“Tutte le misure, anche le piu’ drastiche,  non sono mai eccessive se si tratta di garantire agli italiani un  sereno Natale e di non fermare quella straordinaria ripartenza del  Paese e dell’economia che c’e’ stata”, afferma il presidente della regione Liguria, Giovanni Toti: “dobbiamo spingere sulle terze dosi e qui lo  stiamo facendo con tutto quello che puo’ sollecitare i cittadini. Bisogna stare molto attenti ai luoghi  sensibili, come gli ospedali, quindi ben venga l’obbligo di terze  dosi per i sanitari, le Rsa. Poi, se la situazione dovesse peggiorare, e’ evidente che chi oggi ha dosi di vaccino che lo  proteggono, rispetto a chi non ha voluto farlo, sono due cittadini  che hanno strumenti diversi nei confronti del virus ed e’ chiaro che,  se si prenderanno misure, dovranno tenere conto del livello di  vaccinazione delle persone”.

“Voglio soltanto che la Lombardia – dichiara il presidente Attilio Fontana – esca dalla pandemia e che la gente aderisca con determinazione alla terza dose e che quelli che ancora oggi non si sono fatti vaccinare lo facciano”.

Questa “è l’unica cosa seria e utile da ricordare fino alla nausea ai nostri cittadini. Se dobbiamo spendere della fatica facciamolo per quello”.

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