La quarta ondata Covid spaventa l’Europa

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In Austria entrano in vigore le restrizioni che escludono solo vaccinati e guariti. Il Regno unito anticipa di un mese la terza dose. Rezza: “è bene che oltre ai vaccini vengano anche sviluppati farmaci antivirali” 

 

© Askin Kiyagan / ANADOLU AGENCY / AFP 
 Proteste a Vienna contro le misure per contrastare il Covid 

AGI – La quarta ondata di Covid 19 sta spaventando l’Europa con l’Austria che ha raggiunto il record assoluto di contagi in una sola giornata, con 9.943 nuovi positivi.

Il dato comunicato oggi dai ministeri della Salute e dell’Interno supera quello che era il precedente primato di 9.586 del 13 novembre 2020.

In Austria sono in aumento anche i pazienti Covid ricoverati in terapia intensiva che attualmente sono 359. Nei normali reparti i posti letti occupati sono 1.865.

Nella giornata di venerdì sono morte 31 persone per un totale di 11.482 vittime da inizio pandemia.

L’Austria adotta la regola delle 2-G

Da lunedì, inoltre, entrerà in vigore la ‘regola delle 2-G’ che interesserà solo persone vaccinate (geimpft) o guarite entro i sei mesi (genesen).

I tamponi molecolari (Pcr) e antigenici potranno essere utilizzati, almeno ancora per il momento, solo in ambito lavorativo ma non nella vita sociale.

Solo le persone vaccinate o guarite potranno accedere nei ristoranti, nei bar, nelle tradizionali ‘Konditorei’ (pasticcerie), in ostelli ad hotel, ai servizi per la cura della persona (parrucchiere, estetiste, barbieri e centri massaggi) e a eventi, siano essi culturali o sportivi, con 25 o più persone indipendentemente dal fatto che i posti siano assegnati o meno.

La ‘regola delle 2-G’ varrà anche per le visite negli ospedali e case di cura. È previsto un periodo di transizione di quattro settimane durante il quale, se una persona si farà vaccinare con la prima dose e poi presenterà un tampone molecolare (Pcr) negativo, potrà accedere nelle aree ‘riservate’ ai vaccinati o guariti ma comunque dovrà poi effettuare la seconda vaccinazione.

Ritorna l’obbligo della mascherina Ffp2 all’interno dei negozi, supermercati, centri commerciali, biblioteche e musei. Cambia anche il green pass che sarà valido solo per nove mesi dalla seconda vaccinazione e non più per dodici.

In Russia più di 41mila casi in un giorno

La Russia ha registrato nelle ultime 24 ore 41.335 casi di Covid, record assoluto dall’inizio della pandemia.

Resta molto alto anche il numero delle vittime, 1.188 in un solo giorno.

Il Regno Unito anticipa la terza dose di un mese

Le terze dosi del vaccino anti-Covid saranno disponibili per chi ne ha diritto un mese prima del previsto nel Regno Unito. Lo ha deciso il governo britannico in seguito al recente aumento di contagi e alla conseguente necessità di accelerare i tempi delle vaccinazioni.

L’accelerazione è stata annunciata dal ministro alla salute Sajid Javid. Chi ha diritto alla terza dose, si legge sulla stampa britannica riceverà l’invito a prenotarla cinque mesi dopo aver ricevuto la seconda, in anticipo rispetto ai 6 mesi inizialmente previsti.

I dati dell’ufficio nazionale di statistica hanno confermano un’incidenza di 1 su cinquanta nell’ultima settimana di ottobre, stabilizzandosi ai massimi livelli del 2021 dopo cinque settimane in crescita, mentre i tassi di contagio sono diminuite fra gli studenti delle scuole secondarie.

Sono i primi segnali di un timido rallentamento della diffusione del virus nel Regno Unito, confermati anche da un tasso Rt sceso fra 0,9 e 1,1 rispetto al precedente compreso fra 1,1 e 1,3.

Rezza: grazie alla prevenzione è stata evitata una grande ondata

“Grazie alle misure di prevenzione, abbiamo evitato la grande ondata, quella che avrebbe congestionato gli ospedali e avrebbe fatto casi molti morti non solo a causa del CVovid”, visto che la malattia avrebbe causato il saturamento delle terapie intensive negli ospedali.  

Lo ha voluto sottolineare Giovanni Rezza, Direttore generale alla prevenzione del ministero della salute, chiudendo il suo intervento al festival della Scienza Medica di Bologna, dove ha ripercorso la lotta alla pandemia in Italia.

Rezza ha parlato di grande efficacia della campagna vaccinale in corso e delle misure come il green pass che hanno come obiettivo, ha spiegato, di ridurre il rischio “e la trasmissione del covid”.   

Una “campagna vaccinale veramente di successo”, che ha posto l’Italia ai vertici dei Paesi europei. Ha sottolineato Rezza.

“Siamo il Paese che dopo Portogallo Spagna e Danimarca è quello che ha vaccinato di più: siamo andati meglio della Germania – ha concluso Rezza con una battuta – che è tutto dire”.

“Diamo quasi per scontato che il virus tenderà ad endemizzarsi e magari di tanto a dare dei focolai, più o meno piccoli si spera, per questo motivo è bene che oltre ai vaccini vengano anche sviluppati farmaci antivirali che siano monoclonali, in grado, nei casi in cui venga meno per alcuni individui la copertura vaccinale, di affrontare con un certo successo le persone che si ammaleranno”, ha spiegato il direttore della Prevenzione del ministero della Salute. 

L’obiettivo, ha detto ancora Rezza, è la “convivenza con il virus”, e le misure messe in atto servono a “permetterci di vivere più o meno normalmente, a convivere con un virus che possa dare solo in casi eccezionali malattia grave, ma che nella stragrande maggioranza sia controllabile”.

“Abbiano visto che laddove tutte le precuazioni vengono abbandonate – ha concluso – allora i vaccini da soli possono anche un po’ faticare”

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