La ragazza dei colori di Cristina Caboni

Arte, Cultura & Società

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Recensione a cura di Mariangela Cutrone

L’arte con le sue innumerevoli sfumature è in grado di proiettarci in un mondo inedito, capace di cambiarci nel profondo. Ci fa acquisire forza ed energia per affrontare al meglio qualsiasi tipo di avversità. Ce lo conferma la scrittrice Cristina Caboni con il suo nuovo romanzo “La ragazza dei colori” edito da Garzanti. In questa storia emozionante che vi farà innamorare sino all’ultima pagina, i colori sono i protagonisti assoluti e svolgono un ruolo emblematico nelle vite delle due protagoniste di una storia meravigliosa come quella della giovane Stella alla ricerca del proprio percorso di vita Letizia, un’ex maestra caparbia e coraggiosa che ha vissuto la sua giovinezza durante l’epoca fascista. Queste due donne, appartenenti alla stessa famiglia fanno parte di due generazioni diverse, ma accomunate dalla stessa passione per l’arte.

Durante un periodo buio della sua esistenza Stella decide di andare a trovare sua zia Letizia prima di partire per un viaggio all’estero.  Grazie alla scoperta di alcuni disegni custoditi in una valigia appartenuta al suo defunto zio, Stella si ritroverà inaspettatamente a ricomporre i frammenti di una storia dolorosa ma d’esempio per sé stessa e le nuove generazioni. Protagonista di essa è la sua zia Letizia che invece non è interessata a rivelare nulla del suo passato da ex maestra perché troppo doloroso e ancora difficile da metabolizzare. Intenta a svelare i misteri che si celano dietro quei disegni che sembrano essere stati fatti da alcuni bambini Stella si ritroverà a fare i conti con sé stessa e il suo destino nel quale un posto speciale è riservato ad un medico di nome Alexander che farà irruzione nella sua vita ingarbugliata senza alcun preavviso.

Nella scrittura di questo romanzo Cristina Caboni si è liberamente ispirata alla storia di Villa Emma a Nonantola nella quale durante il periodo fascista trovarono rifugio alcuni gruppi di bambini ebrei. In questo piccolo borgo dell’Emilia Romagna furono donati loro ospitalità, protezione e aiuto per recarsi in Svizzera e sfuggire alle SS.

“La ragazza dei colori” è una storia che infonde nel lettore tanta fiducia nella condivisione e nel senso di solidarietà, insegna che la collettività è in grado di fare azioni straordinarie in grado di cambiare il destino in positivo. Una lettura vitale che trasuda passione e amore sul ruolo delle nostre passioni. Grazie ad esse ognuno di noi, come Stella e Letizia , è in grado di recuperare le redini della propria esistenza per costruire qualcosa di significativo capace di trasmettere emozioni e azioni che lasciano il segno.  L’autrice ci invita a riflettere su ciò che è davvero importante nella nostra vita e ci incoraggia ad affrontare tutte le avversità a testa alta con coraggio e perseveranza.

Questo libro mi ha fatto emozionare tantissimo. È invitabile entrare in empatia con due donne coraggiose come Stella e Letizia che dimostrano quanto le donne siano in grado di affrontare le difficoltà con una marcia in più, a maggior ragione se alleate tra loro. Si, perché noi donne insieme siamo in grado di fare cose straordinarie. Bisogna solo crederci così come è accaduto nel corso dei secoli durante vicende storiche come quelle a cui fa riferimento questo preziosi romanzo. La scrittura della Caboni si riconferma magica trascinante. Consiglio la lettura di questo libro a chi è in cerca della propria strada e a chi ha bisogno di recuperare fiducia nel genere umano.

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