Dietro Draghi i leader sono tutti nudi

Politica

Di

Gli spifferi romani narrano di una nuova aggregazione tra Forza Italia, Renzi, Calenda e la Bonino. Ma troppi galletti non stanno mai bene insieme.

C’è Draghi. L’uomo senza partito, il tecnico stimato in Europa ed in tutto il mondo. Poi vi è la sua larga e litigiosa maggioranza. Litigiosa, ma nessuno osa tentare di disarcionarlo. Risse quotidiane, polemiche, ma finisce tutto lì. Lui va avanti. Anche se qualche manifestazione “anti pass” sembrerebbe teleguidata per ostacolarlo o creare il casus belli. Gli altri leader vivacchiano. Letta si crogiola e si accontenta dei successi elettorali alle amministrative e di essere ritornato in Parlamento. Il suo obiettivo è un nuovo Ulivo allargato ai grillini.

Ed è qui che inizia il problema. Conte sta con il PD ma non tutto il M5s è schierato su questa posizione. Il movimento è sempre in movimento, come un mare spumeggiante. Difficile individuare l’approdo finale. Altrettanto complicato immaginare il percorso politico di Salvini.

Ormai orfano della Bestia e con il fiato sul collo di governatori e ministri va male alle elezioni e nei sondaggi non è più il primo partito. Infatti il primo partito è quello della Meloni. La Meloni fa razzia di consensi elettorali e in molti casi raddoppia i voti. Stando però all’ opposizione. E cosa ne farà di questi voti? Anche perché, lasciati in frigorifero, comunque evaporano. E il vecchio leone? Berlusconi per ora osserva. Gli spifferi romani narrano di una nuova aggregazione tra Forza Italia, Renzi, Calenda e la Bonino.

Ma troppi galletti non stanno mai bene insieme. E come raccontava la vecchia favola, a guardarli bene, i leader sono tutti nudi.

Roberto Caputo

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Traduci
Facebook
Twitter
Instagram
YouTube