Cosa farà Roma per aggiudicarsi l’Expo 2030

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Due, al momento, le concorrenti: Mosca per la Russia e Busan per la Corea del Sud. Draghi ha inviato una lettera ai candidati sindaco della Capitale , dove il 3 e 4 ottobre si vota per il rinnovo dell’amministrazione comunale, per notificargli la scelta del Governo

 

© Antonello Lanzellotto / Agf 
– Il quartiere dell’Eur

AGI – Ad un mese dalla chiusura delle candidature, prevista per il 29 ottobre, il premier Mario Draghi lancia la corsa di Roma per ospitare l’Expo 2030. Dopo l’edizione del 2015 a Milano, l’Italia ritenta la carta dell’esposizione universale, stavolta nella Capitale.

“Si tratta senz’altro di una grande opportunità per lo sviluppo della città“, scrive il premier. Draghi ringrazia i contendenti “per la dimostrazione di unità a favore della nostra Capitale”. Il 24 giugno scorso, infatti, i quattro principali candidati per il Campidoglio – la sindaca Virginia Raggi, assieme a Roberto Gualtieri del centrosinistra, Carlo Calenda ed Enrico Michetti del centrodestra – hanno condiviso una lettera indirizzata al premier per chiedergli di proporre la Capitale come sede per Expo 2030.

“Può rappresentare una grande opportunità per il rilancio definitivo di Roma, chiediamo al presidente del Consiglio e all’intero governo di candidare l’Italia e la sua Capitale a ospitare l’Esposizione Universale nel 2030”, si leggeva nella missiva dei quattro.

Vista la scadenza della consegna del paper a ridosso del voto è stato scelto di dare vita ad una candidatura condivisa tra tutti gli sfidanti. Il Campidoglio da alcuni mesi ha attivato una struttura di missione per lanciare la candidatura composta, tra gli altri da Giuseppe Scognamiglio, consigliere della sindaca ed ex diplomatico, e dalla dirigente dell’Urbanistica Gabriella Raggi. Il progetto elaborato prevede la realizzazione di un polo ad autosufficienza energetica nelle zone ad Est, tra Tiburtina, Pietralata e San Basilio, con il recupero di manufatti di archeologia industriale.

Dopo l’annuncio di Draghi la sindaca esulta. “Daje!!! Roma è ufficialmente candidata ad ospitare l’Expo del 2030. Si tratta di uno dei più importanti eventi internazionali, un evento in grado di attrarre investimenti, proporre al mondo grandi progetti di innovazione e di rilanciare il lavoro e l’economia di tutta l’Italia”. Seguono i ringraziamenti: “Ora dobbiamo fare squadra.

Ringrazio il presidente del Consiglio Mario Draghi e il ministro degli Esteri Luigi Di Maio che hanno creduto nella solidità della candidatura di Roma.

Si tratta di un progetto partito due anni fa che si è sempre più consolidato grazie al contributo di tutti gli attori istituzionali e privati. Ringrazio, in particolare, Unindustria Roma che ci ha sostenuto così come la Camera di Commercio di Roma”.

Poi una postilla della sindaca: “Si tratta di una vittoria di squadra. Per Roma si tratta di un particolare motivo di orgoglio, perché supera il racconto di una città dove non si possono fare le cose, anzi è la dimostrazione che a Roma si può fare tutto e anche meglio”.

Proprio il ministro Di Maio le fa eco: “È un’altra sfida green, di sviluppo urbano e di crescita economica per la nostra Capitale, e c’è tanto da fare. Un traguardo che significherebbe ripartenza per tutta l’Italia, con nuove e notevoli opportunità di lavoro e di rilancio economico”.

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