MONFALCONE – Nassiriya rappresenta e rappresenterà sempre il compito che le Forze armate, e i Carabinieri in
particolare, oggi svolgono nel mondo: portare un messaggio contro la guerra e le sofferenze, per il progresso dei popoli nel segno della pace e in nome della bandiera che rappresenta il Paese.
E’ quanto l’assessore regionale al Patrimonio ha affermato in sintesi nel suo intervento alla cerimonia per lo scoprimento della targa che intitola l’area verde tra via Valentinis e via Anna a Monfalcone e per l’inaugurazione del monumento che ricorda i caduti della strage di Nassiriya.
Per ricordare i caduti l’Associazione nazionale Carabinieri di Monfalcone ha promosso, con il sostegno dell’amministrazione comunale, la realizzazione di un’opera progettata dall’architetto Claudio Meninno composta da un elemento metallico al cui interno sono inserite 19 pietre, una diversa dall’altra a rappresentare le diversità di ognuna delle vittime.
L’esponente della Giunta ha evidenziato come la cerimonia sia avvenuta proprio in concomitanza con gli eventi che porteranno in regione al festeggiamento del centenario del Milite ignoto in cui tutta la comunità regionale si stringerà nel nome di un messaggio di pace e di italianità.
Dopo l’ingresso dei labari delle associazioni combattentistiche e d’Arma e del gonfalone del Comune di Monfalcone insignito della Medaglia d’argento al valor civile e l’alzabandiera, il monumento è stato benedetto dal parroco don Flavio Zanetti, alla presenza delle autorità e degli studenti della seconda classe della scuola secondaria Giacich.
L’assessore regionale ha poi deposto assieme al sindaco, al presidente della sezione Anc di Monfalcone, al comandante
provinciale del Carabinieri di Gorizia e all’ispettore regionale dell’Associazione nazionale Carabinieri le corone d’alloro,
rendendo onore ai caduti.
ARC/EP/al