Flop Lecce, Venezia in finale

Delusione giallorossa, sfuma il sogno serie A

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di Giuseppe Nuzzo

LECCE – E’ il Venezia la prima finalista dei playoff Serie B. Allo stadio Via del Mare la formazione di Zanetti ferma il Lecce sull’1-1, dopo avere vinto 1-0 all’andata.

I giallorossi partono bene e disputano un buon primo tempo. Al 22’ il cross teso di Henderson dalla sinistra trova l’inserimento di Pettinari che non riesce a deviare da pochi passi. Salentini ancora in avanti una decina di minuti più tardi: bel triangolo tra Henderson e Nikolov, ma il mancino di quest’ultimo si rivela troppo debole, col pallone bloccato da Maenpaa. I padroni di casa meriterebbero il vantaggio. Al 25’ Pettinari sfiora il palo. Ma proprio allo scadere del primo tempo sono gli ospiti a sbloccare: il Var richiama Irrati per un fallo di Maggio su Svoboda in area pugliese e l’arbitro assegna il rigore al Venezia, tra le proteste giallorosse. Aramu non sbaglia dal dischetto.

Nel secondo tempo i salentini ci mettono il cuore per ribaltare il risultato, anche se spesso mancano della giusta lucidità.

La reazione rabbiosa del Lecce vede il portiere avversario essere prodigioso sul doppio tentativo di Coda. Il meritato 1-1 arriva al 66’: Maenpaa è decisivo su Coda, ma è bravo Lucioni a crederci e a sfornare un assist perfetto per Pettinari che, a porta vuota, sigla il pari. Il tocco di mano di Maleh su un destro da fuori di Maggio determina il penalty anche per gli uomini di Corini a 10’ dalla fine, ma Mancosu spara clamorosamente in curva dal dischetto.

L’occasionissima sprecata spegne l’ardore dei padroni di casa. L’assalto disperato nel finale non porta a nulla.

Si ferma qui la corsa alla serie A del Lecce. Delusione e tanta rammarico per una stagione che sembrava destinata alla promozione diretta. Fino a pochi giorni fa il secondo posto in classifica sembrava alla portata dei leccesi che, però, si sono spenti proprio nelle settimane cruciali della stagione.

Queste le dichiarazioni del tecnico Eugenio Corini rilasciate a fine gara ai microfoni di DAZN.

E’ una serata che provoca tanto dolore, non meritavamo di uscire, il calcio è crudele e bisogna accettare il verdetto. Dentro questa stagione ci sono tante cose, siamo partiti con una serie di vicissitudini, abbiamo fatto un discreto girone d’andata con 30 punti. Poi la squadra si è sistemata abbiamo inserito tanti ragazzi e per un paio di mesi abbiamo fatto un percorso straordinario. Questo tipo di calcio che abbiamo prodotto lo abbiamo messo in campo con Cittadella e Monza pur perdendo e questo ci ha fatto perdere delle certezze. A Venezia abbiamo retto bene davanti alla bravura degli avversari. Sui 180 minuti se c’era una squadra che meritava di passare eravamo noi. Quel pizzico di fortuna che accompagna le grandi imprese non ci ha sostenuto. Non avere i tifosi ci ha tolto qualcosa e a volte in casa ci ha tradito la fretta di voler sbrigare la pratica, soprattutto nel girone d’andata.

“La squadra quando fa le cose che conosce fa un calcio gradevole che produce tanti gol. Abbiamo valorizzato dei giovani mettendo dentro tante cose in questa squadra. In questa stagione ci sono state tante problematiche ma nonostante questo la squadra ha retto bene. Mancosu? Era deluso, l’ho abbracciato forte e gli ho detto che se dovessi scegliere un calciatore sceglierei lui. Ha una grande forza d’animo. Sceglierei mille volte altre Mancosu per calciare il rigore, con calciatori come lui l’allenatore non si sente mai solo. Sceglierei lui per i valori umani, ha una forza d’animo straordinaria. Chi ha visto la squadra ha visto che siamo cresciuti, valorizzando calciatori. Ci sono state situazioni, come i problemi fisici di Dermaku, Calderoni e la vicenda di Mancosu, in cui siamo stati penalizzati ma c’è stata una crescita costante. Oggi il dolore è grande per non essere riusciti nel salto, la società farà le valutazioni del caso e io farò le mie, ci confronteremo, abbiamo un rapporto sereno e schietto. Per me è un onore allenare il Lecce, se ci sarà la possibilità ci continuare sarò contento di farlo ma è giusto che ci sia condivisione con la società. Ho abbracciato uno a uno i miei ragazzi, sono orgoglioso e fiero del loro impegno. La prestazione oggi è stata importante, non è stata premiata da un risultato che meritavamo”.

“Abbiamo fatto una grande rincorsa che ci ha avvicinato al sogno. Non siamo stati accompagnati da un pizzico di fortuna soprattutto contro Cittadella e Monza. I ragazzi hanno subito il contraccolpo psicologico per non essere andati direttamente in A. Questa sera secondo me c’erano almeno due o tre gol di scarto, abbiamo fatto la nostra prestazione e siamo stati penalizzati così come è avvenuto nelle ultime partite. Io sottoporrò le mie valutazioni alla società, ascolterò cosa avranno da dirmi loro. Per me quest’anno c’è tanto, si è parlato di un progetto triennale e abbiamo messo dentro tanti ragazzi all’esordio. Stavamo raggiungendo qualcosa che tutti volevamo. Non siamo stati premiati. Per me è motivo di orgoglio essere allenatore del Lecce. Si può andare insieme ancora più forti, questa è stata una annata di conoscenza reciproca e valuteremo tutto insieme. Questa sconfitta mi lascia un forte dolore, per la società e per i tifosi. Sono stato messo nelle condizioni di lavorare al meglio e insieme abbiamo affrontato una serie di problematiche che ci hanno portato a pochi metri dal sogno“.

IL TABELLINO

Lecce-Venezia 1-1

LECCE (4-3-1-2): Gabriel; Maggio (85’ Paganini), Lucioni (cap.), Dermaku, Gallo (63’ Calderoni); Majer (63’ Tachtsidis), Hjulmand, Nikolov (46’ Mancosu); Henderson (85’ Rodriguez); Coda, Pettinari. A disposizione: Vigorito, Pisacane, Meccariello, Yalcin, Stepinski, Listkowski, Bjorkengren. Allenatore: Corini

VENEZIA (4-3-3): Maenpaa; Mazzocchi (46’ Ferrarini); Svoboda, Molinaro (cap.); Crnigoj, Taugourdeau (84’ Dezi), Maleh; Aramu (51’ Johnsen), Forte (75’ Bocalon), Di Mariano (75’ Cremonesi). A disposizione: Cremonesi, Dezi, Felicioli, Rossi, Bjarkason, Pomini, St Clair, Bocalon, Ricci, Esposito. Allenatore: Zanetti

Marcatori: 48′ Aramu (rig) 65’ Pettinari

Ammoniti: 16’ Hjulmand, 50′ Mazzocchi, Lucioni, 60’ Maenpaa, 72’ Ceccaroni

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