Mario Biondo, nuovi elementi a sostegno dell’omicidio

Cronaca

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Il cameramen palermitano non sarebbe stato solo in casa nell’orario del decesso e, inoltre, qualcuno avrebbe fatto uso della sua carta di credito all’interno di un locale notturno di Madrid, vicino alla sua abitazione, in un orario compreso tra le 2:08 e le 2:53 del mattino. Lo hanno stabilito i consulenti legali e paralegali italo-americani ai quali i parenti di Mario Biondo hanno affidato le indagini difensive.

L’esito delle tre autopsie effettuate (una in Spagna e due a Palermo) hanno sempre dato un esito univoco: suicidio. Una conclusione che la famiglia di Mario Biondo, trovato impiccato  il 30 maggio 2013 nella casa di Madrid in cui viveva con la moglie Raquel Sanchez Silva, non ha mai accettato. Questi ultimi accertamenti, però, gettano una luce a sostegno della tesi portata avanti dalla parte civile, ossia quella dell’omicidio.

È emerso che Biondo ha usato Facebook per comunicare con i fratelli. Alle 00:48 uno dei suoi due dispositivi ha agganciato il wifi. È, quindi, stato usato nell’appartamento. Lo smartphone, invece, sarebbe stato usato nei pressi dell’abitazione.

I consulenti italo-americani stanno preparando una mappa degli spostamenti fatti dai due dispositivi, tra il 29 ed il 30 maggio 2013, al fine di consegnarla alla Procura generale.

redazione@corrierenazionale.net

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