“La campagna vaccinale prosegue, lo Stato c’è e ci sarà”, dice Draghi

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Il premier a Bergamo per commemorare le vittime del Covid: le vaccinazioni andranno avanti con la stessa intensità e gli stessi obiettivi, qualunque sarà la decisione di oggi dell’Ema sul farmaco di AstraZeneca.

La campagna vaccinale in Italia proseguirà con la stessa intensità e gli stessi obiettivi, qualunque sarà la decisione di oggi dell’Ema su AstraZeneca. Ad assicurarlo è stato il premier, Mario Draghi, a Draghi nella cerimonia di commemorazione delle vittime del covid. 

“Il governo – ha detto – è impegnato a fare il maggior numero di vaccinazioni nel più breve tempo possibile. Questa è la nostra priorità. La sospensione del vaccino AstraZeneca, attuata lunedì con molti altri Paesi europei, è stata una decisione temporanea e precauzionale”.

Draghi ha ricordato che “nella giornata di oggi, l’Agenzia Europea dei Medicinali darà il suo parere definitivo sulla vicenda. Qualunque sia la sua decisione, la campagna vaccinale proseguirà con la stessa intensità, con gli stessi obiettivi”.

Prosegue il premier: “L’incremento nelle forniture di alcuni vaccini aiuterà a compensare i ritardi da parte di altre case farmaceutiche. Abbiamo già preso decisioni incisive nei confronti delle aziende che non mantengono i patti”.

Nel corso della commovente cerimonia, il presidente del Consiglio ha detto: “Oggi è una giornata piena di tristezza ma anche piena di speranza, vorrei che mi sentiste vicino nella tristezza e nella speranza. Lo Stato c’è e ci sarà”.

Prosegue Draghi: “Il rispetto che dobbiamo a chi ci ha lasciati deve darci la forza per ricostruire il mondo che essi sognavano per i propri figli e nipoti. Tutta la comunità bergamasca ha dato prova di saper reagire, di trasformare i lutti e le difficoltà in voglia di riscatto, di rigenerazione. Il suo esempio è prezioso per tutti gli italiani che, sono certo, non vedono l’ora di rialzare la testa, ripartire, liberare le loro energie che hanno reso meraviglioso questo Paese. E io sono qui oggi per dirvi grazie e per impegnarmi insieme a tutti voi a ricostruire senza dimenticare”.

La cerimonia si è svolta al cimitero munumentale di Bergamo, dove il premier ha deposto una corona di fiori e piantato un tiglio, albero simbolo della longevità, nel Bosco della memoria della città, oggi “simbolo del dolore di un’intera nazione.

“Non possiamo abbracciarci, ma questo è il giorno in cui dobbiamo sentirci tutti ancora più uniti – dice Draghi –  a partire da qui, da questo luogo che ricorda chi non c’è più”. Il premier evoca l’immagine simbolo dei tragici giorni di marzo 2020, la colonna di camion militari carichi di bare che sfilò per la città di Bergamo la sera del 18 marzo di un anno fa, e cita “i tanti e magnifici esempi di “operatori del bene” espressi nell’emergenza da questa terra, gli operatori dell’ospedale Papa Giovanni XXIII” e ancora “le figure simbolo della resistenza civile di questa comunità come don Fausto Resmini, il prete degli ultimi”.

E poi i sindaci, gli operatori sanitari, i militari, semplici cittadini “protagonisti silenziosi della solidarietà”. Tutti coloro insomma che hanno fronteggiato la prima ondata di un virus sconosciuto e omicida e che “in questi mesi hanno dato un contributo straordinario di professionalità e di dedizione, spesso pagato con la vita”. Con loro ricordiamo tutte le vittime della pandemia e ci stringiamo intorno alle loro famiglie”, ha concluso il premier.

AGI – Agenzia Italia

 

 

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