Intervista a Pierluigi Casalino, Dante 700 Dopo Computer

Arte, Cultura & Società

Di

di Roby Guerra

On line per Asino Rosso eBook da/di Ferrara (a cura del futurista ferrarese Roby Guerra), un nuovo libro elettronico del geopolitico di Imperia, Pierluigi Casalino,  700 anni dopo Dante: celebrazioni infinite nell’anno 2021 (postvirus). Pierluigi Casalino, già autore tra l’altro, di Dante nella Computer Age, geopolitico, consegna all’avvenire la propria “celebrazione” del sommo poeta italiano, certamente più eterno e longevo per l’immensità del Vate, oltre certe sue eterne esegesi spesso convenzionali. E anche folli nel nostro tempo (Dante razzista secondo certi folli contemporanei!). 

Dante 700… dopo il precedente Dante nella computer age, una analisi per l’anniversario del Sommo Poeta, globale, originale e proiettata nel futuro. La longevità di Dante è ormai persino transumanista?

Il tempo di Dante e le sue tribolazioni si proiettano anche sull’oggi, un oggi che rappresenta quanto di più dantesco si possa pensare. La drammatica e creativa, al tempo stesso, condizione di esule del Sommo Poeta bene si adatta alla nostra epoca, epoca di transizione verso il prosieguo del Terzo Millennio. In questo senso, Dante è non solo futurista, ma anche effettivamente transumanista. Il Dante soprattutto delle 3 Cantiche della Commedia è totalmente ed esemplarmente transumanista, direi ultraumanista. Il cenno alla selva oscura è perfettamente calzante.

Nel nuovo eBook libro, prendi anche le distanze da certe esegesi contempranee in questo anniversario, uno zoom?

Credo, infatti, che il fiume di celebrazioni di Dante che ci spetta rischi di imbalsamarne in modo eccessivamente formale e retorico la memoria. Dante vive e non c’è traccia delle sue opere che non si applichi ai giorni nostri. Non dimentichiamo che Dante è un genio ed il suo universalismo è ribelle ad ogni etichetta. Aldilà delle sue idee è un patrimonio senza limiti per tutti noi. Si celebra chi è morto, ma, come ripeto, Dante vive.

Proprio recentemente, certi professori del pensiero unico hanno bollato Dante di razzismo… è colpa del corona virus certa follia?

Sì, il politicamente corretto ovvero la distorsione da parte del cosiddetto pensiero unico che stravolge la Storia è certamente uno dei responsabili della lettura aberrante di Dante, ahimé…. Il voler ridurre Dante alla corrente superficiale di banalità e renderlo un nemico del senso comune dilagante non soltanto è un errore, ma un’offesa all’intelligenza. Di Dante e della nostra. Al confronto della Sua statura languono gli odierni vati della stupidità…. conviene, invece, rileggere la lezione dei classici come ci insegnava Italo Calvino.

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