Governo Draghi, secondo giorno di consultazioni

Politica

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In questo secondo giorno di consultazioni, che probabilmente termineranno domani, gli aspetti in evidenza sembrano riguardare più i bilanciamenti della squadra che i numeri della maggioranza. Sarà un governo politico o tecnico?

Dopo un dissenso iniziale, il Movimento 5S ora sembra essere più collaborativo anche in virtù del discorso di Giuseppe Conte che mira ad avvicinare il M5s a Draghi, eccetto Di Battista che continua a manifestare il suo malcontento facendo appello a una scelta “politica” per il Movimento.

Un imprevedibile cambiamento giunge dalla Lega che sembra non dimostrare più la diffidenza iniziale, anche se rimane in attesa di incontrare Draghi per stabilire la posizione in previsione del voto di fiducia in Parlamento. Giancarlo Giorgetti ha dichiarato: “L’astensione è esclusa. O saremo a favore o voteremo contro”.

La leader di Fratelli l’Italia, Giorgia Meloni, dice no al governo Draghi. L’unica soluzione possibile alla crisi di governo sono le elezioni anticipate. “Sarò chiara. Non c’è alcuna possibilità di una partecipazione o anche di un sostegno da parte di Fratelli d’Italia al governo Draghi. Gli italiani hanno il diritto di votare. Continuiamo a lavorare per tenere il centrodestra unito e portare gli italiani alle elezioni. Fatevene una ragione”, sottolinea in una nota su Instagram.

redazione@corrierenazionale.net

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