Dimissioni Conte: gli scenari possibili

Politica

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 È terminato l’esecutivo Conte-bis, Giuseppe Conte è finalmente salito al Colle per rimettere l’incarico nelle mani del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Quattro gli scenari possibili che potrebbero prendere luce al termine delle consultazioni disposte dal Capo di Stato.

Il primo scenario prevede un Conte-ter: accolte le dimissioni, Mattarella darebbe all’avvocato pugliese la possibilità di rimanere a Palazzo Chigi con l’intento di formare un nuovo Governo. Questa evenienza, sembra al momento la più probabile. In tal caso quella in essere sarebbe una crisi pilotata finalizzata alla nascita di un nuovo esecutivo guidato da Giuseppe Conte, il terzo consecutivo di questa legislatura.

Il secondo scenario prevede la formazione di un nuovo esecutivo con una diversa maggioranza: il presidente Mattarella affiderebbe l’incarico ad un esponente del centro-destra, auspicando che quest’ultimo sia in grado di trovare i voti in Parlamento. Antonio Tajani, vicepresidente di Forza Italia, ha fatto sapere con un tweet che un Governo di centro-destra otterrebbe la fiducia delle Camere.

Il terzo scenario, sicuramente il più impopolare, vedrebbe la nascita di un Governo tecnico: Mattarella conferirebbe l’incarico ad una figura istituzionale, scelta al di fuori dei partiti, che faccia da collante indiscriminato fra le diverse forze politiche. Avremmo un nuovo Mario Monti a Palazzo Chigi. Medesimo discorso vale, nella sostanza, per un fantomatico governo di unità nazionale.

Il quarto, ed ultimo, scenario è il voto. Se nessuna forza politica sarà in grado di trovare una nuova maggioranza non resterà che sciogliere le camere ed andare alle urne. Le elezioni servirebbero per delineare una maggioranza scelta direttamente dagli italiani che avranno l’occasione di ‘punire’ democraticamente i traditori. Dal 4 marzo 2018 è cambiato tutto: due diverse maggioranze, la principale forza politica italiana che ha svenduto i suoi principi, una pandemia mondiale. In queste circostanze sarebbe appropriato che l’Arbiter sia il Popolo italiano.

A breve il dado sarà tratto e sapremo quali saranno le sorti della nostra Nazione. Nel frattempo non ci resta che prepararci ad assistere ad uno squallido e poco onorevole Toto-ministri, facendoci beffe del buon Ennio Flaiano: la situazione politica italiana è grave ma anche seria.

Nilo Di Pietro

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