Texit: referendum per la secessione in USA

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Il repubblicano del Texas Biedermann presenterà già questa settimana una proposta di legge per porre la questione secessione agli elettori.

Kyle Biedermann, il rappresentante repubblicano dello Stato del Texas, ha affermato che già da questa settimana presenterà una proposta di legge per proporre un referendum popolare affichè gli elettori texani possano votare per il Texit, ossia la secessione dello Stato del Texas

Biederman afferma inoltre che il Governo Federale fuori controllo non rappresenta i Texani;  per la sua proposta,  sta ricevendo dimostrazioni di compiacimento da tutto il paese e non solo dai Texani.

Il gruppo Texas Nationalist Movement, che rappresenta la più grande azione secessionista del paese dello stato, è seguito da quasi 500 mila persone. Gli stessi stanno attuando una campagna di autodeterminazione, una sorta di Repubblica del Texas con alla base cultura, economia, individualismo, imprenditorialità e famiglia, con un Governo che inizia e finisce ai confini del Texas e senza il dispendio di burocrazia e debito. Il gruppo è sicuro della vittoria del referendum. Anche l’ Alaska vorrebbe far votare i cittadini per la secessione.

Nel contempo, la DeutscheBank non ha più intenzione di avere Trump come cliente e la Signature Bank ha deciso di chiudergli i conti personali. Il motivo? La manifestazione di qualche giorno fa al Campidoglio. La DeutscheBank, dal canto suo, ha numerosi problemi tra i quali molteplici inchieste legali e  problemi legati a derivati tossici.

Le banche succitate avevano in precedenza concesso prestiti a Trump ma ora diventano lo strumento con cui le èlite intendono metterlo al muro.

Silvia Pedra 

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