Vaccino, le differenze tra Pfizer e Moderna

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Costi, metodi di conservazione ed effetti collaterali: tutto quello che c’è da sapere

 
Vaccino Pfizer Moderna differenze

Covid, vaccino Usa

 

 

 Usano la stessa tecnologia e hanno registrato la stessa percentuale di risposte positive nei test, 95 per cento, ma i vaccini Pfizer e Moderna, che hanno ottenuto il via libera, hanno anche alcune differenze. La prima riguarda lo stato di conservazione: il vaccino Pfizer ha bisogno di essere conservato a meno 94 gradi Farehneit (-70 gradi Celsius). Per questo la casa farmaceutica spedisce le scatole con le dosi assieme a ghiaccio secco e dotate di sensori Gps.

 

Quello di Moderna resta stabile a una temperatura che varia tra i 2 e gli 8 gradi Celsius per il breve periodo (30 giorni) fino a -20 se vanno tenuti nel congelatore per sei mesi.

Diversi anche i costi: ogni dose di Pfizer costa circa venti dollari, quelle di Moderna fino a 25 dollari. Il primo è stato autorizzato su persone dai 16 anni di età in su. Il secondo, dai 18. Simili anche i possibili effetti collaterali, dal mal di testa alla febbre ai dolori muscolari e brividi di freddo, ma nel caso del vaccino Moderna si verificano solo con la seconda dose.

 

 
 

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