Covid-19: L’Europa in coprifuoco per arginare la seconda ondata

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Meglio il coprifuoco che la chiusura totale di bar, ristoranti e attività produttive: il divieto di uscire durante le ore della sera e della notte è la risposta di alcuni Paesi alla seconda ondata di Covid-19.

In Francia, il primo ministro Jean Castex ha annunciato l’estensione del coprifuoco in 54 regioni francesi e 1 territorio d’Oltremare, in tutto 46 milioni di cittadini. Dalle 21 alle 6 non si esce.
Stesso discorso in Svizzera, principalmente nei cantoni di confine, e in Belgio con orari variabili.

In Italia strade e mezzi di trasporto deserti nel coprifuoco, che parte dalle 23 o dalla mezzanotte in Lombardia, Campania, Lazio e Piemonte, sino alle 5 del mattino.
In Spagna, applicato a livello nazionale, tranne che nelle Isole Canarie, va dalle 23 alle 6, anche se le autorità regionali possono modificarlo di un’ora. In Grecia, decisa solo nelle zone più colpite, tra cui Atene e Salonicco, è dalla mezzanotte e mezza alle 5 del mattino.

In Germania, è la cittadina alpina di Berchtesgaden – 7.700 abitanti – ad attuare un blocco di due settimane. Per il resto del paese, nonostante alcune restrizioni, non c’è coprifuoco. Portogallo e Ungheria si trovano nella stessa situazione.

Nel Regno Unito, le autorità gallesi hanno deciso di fare un passo avanti. Non c’è nessun coprifuoco, ma un secondo blocco, in vigore da venerdì scorso per due settimane: terminerà il 9 novembre. Anche l’Irlanda, il primo Paese europeo a decidere le nuove restrizioni, ha attuato un blocco totale, in questo caso di 6 settimane a partire da giovedì scorso.

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