Briciole di vita.Ricordi e pensieri (2000-2019)

Arte, Cultura & Società

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Recensione di Francesca Luzzio

Briciole di vita: momenti, pensieri, ricordi che nel loro insieme danno il senso di una vita, vissuta all’insegna dell’amore, del dare e del darsi, secondo i principi evangelici che l’insegnamento di Gesù ci ha lasciato.

Il poeta, guidato da un’incrollabile fede, propone al lettore composizioni poetiche che talvolta sono ricordi o preghiere, tal’altra platonica sintesi di tesi ed antitesi contrastanti nel cuore e nella mente, oppure denuncia dei mali della società attuale, che distante spesso dagli insegnamenti cristiani, si lascia trascinare nel vortice del male e della distruzione.

Marco Zelioli è consapevole della fragilità psicologica dell’uomo che è indotto a peccare per agire secondo i suoi interessi, ma poi spesso è colto dai rimorsi, è travagliato interiormente e la sintesi viene raggiunta a livello razionale in Gesù e nella Chiesa: “Davvero la Sua grazia sovrabbonda, \ perché non ti nasconde il Suo mistero, \ facendosi al cammino compagnia: \ seguila, volentieri e capirai” (Colloquio interiore, pag.15). Dunque la dialettica interiore dell’io, attraverso l’interazione di principi contrapposti, può trovare in Dio e nella Chiesa, nell’amore verso il prossimo, come appunto i dettami evangelici propongono il senso e la ragione della propria vita.

Ed è proprio per questo che dobbiamo lottare contro il male o contro il falso amore, dal quale può liberarci solo  Gesù che “… tanto amò da darci tutto \…\ e liberare in noi l’amore autentico” (L’amore autentico, pag.37). Il maligno oggi si serve “d’inganni e di raggiri, di doppiezza” e può impregnare l’aria e prenderti  “… al laccio con destrezza” (Vittoria sconfitta, pag.94). Spetta a noi discernere bene ed aiutare chi ha bisogno, chi soffre in una società che sembra ormai votata all’indifferenza. Eppure c’è un giorno nel corso di ogni anno che ci fa sentire tutti figli di un solo Padre che ci vuole bene e ci consola da ogni affanno: è il giorno di Natale.

Il lessico è chiaro, appropriato, rispondente appieno alla profondità etico-morale dei temi proposti e la presenza di figure retoriche, quali l’anafora: “…\ quel che non dà…\ quel che non fa…\ quello che è …” (L’amore autentico, pag.37), la metafora: “… i frutti che nel tempo \ le nostre vite avranno generato” (Vere surrexit dominus, pag. 57), etc… arricchiscono la pregnanza del linguaggio. I versi sono endecasillabi, liberi da particolari strutturazioni metriche, ma non mancano rime, assonanze e consonanze che insieme agli ictus accrescono la musicalità dei versi.

Francesca Luzzio

 

Marco Zelioli. Briciole di vita. Ricordi e pensieri (2000-2019). Guido Miano Editore, Milano 2020, pp.100; isbn 978-88-31497-14-5.

 

 

 

 

 

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