Come si diventa agenti di polizia locale?

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In Italia le cosiddette polizie locali danno lavoro a migliaia di persone, figure che hanno compiti precisi e di responsabilità, essendo a tutti gli effetti dei Pubblici Ufficiali, ma come si può ambire a questo lavoro? Cerchiamo di rispondere con piena cognizione di causa.

Chi è l’agente di polizia locale?

Anzitutto, bisogna sottolineare che l’agente di polizia locale corrisponde a quello che viene comunemente definito “vigile urbano”, in realtà questa definizione risulta molto restrittiva in quanto questi lavoratori hanno una gamma di funzioni ben più vasta rispetto alla direzione del traffico, all’effettuazione di contravvenzioni e quant’altro sia tipico dei vigili.

Agli agenti di polizia locale possono essere richieste funzioni di pubblica sicurezza, possono intervenire contro l’abusivismo commerciale, possono prevenire e reprimere reati di vario genere, sono chiamati a cooperare con le Forze dell’Ordine in tantissime occasioni, e via discorrendo.

Chiariti questi aspetti, poniamoci dunque la domanda di fondo: come si può diventare agente di polizia locale?

Come diventare agente di polizia locale

Gli agenti di polizia locale sono dei lavoratori pubblici dipendenti delle amministrazioni municipali, di conseguenza se si vuol ambire a questo posto di lavoro è necessario partecipare a dei concorsi indetti dal Comune di appartenenza.

Le selezioni per tali figure, quindi, non sono curate a livello nazionale o regionale, ma solo ed esclusivamente a livello locale, di conseguenza è fondamentale visionare siti Internet dedicati e ben aggiornati come Concorsi Pubblici nelle sezioni dedicate, appunto, ai  https://www.concorsipubblici.com/concorsi/occupazione/pro/poliziotto-municipale-552

Le più consuete caratteristiche di questi concorsi

Le caratteristiche dei concorsi possono essere diverse, dal momento che le varie amministrazioni possono strutturarle nel modo che ritengono più opportuno.

L’iter più tipico, ad ogni modo, prevede l’effettuazione di una prova scritta e di una prova orale, step fondamentale, quest’ultimo, affinché si possa parlare di “concorso pubblico”; nel caso in cui il numero di candidati sia particolarmente alto, inoltre, può essere prevista una prova preselettiva, la quale nella grande maggioranza dei casi è strutturata con domande a risposta multipla le quali possono essere facilmente corrette con l’ausilio di strumenti informatici.

In alcuni casi, inoltre, possono essere previste anche le cosiddette prove “per titoli”, quindi selezioni basate sui requisiti maturati dai candidati, come possono essere ad esempio lauree o l’aver già prestato servizio presso la Pubblica Amministrazione.

I contratti più diffusi per queste figure

Per quanto riguarda i contratti con cui sono assunte queste figure, le possibilità sono molteplici, fermo restando che non si tratta mai di collaboratori ma sempre, in tutti i casi, di lavoratori dipendenti.

Il contratto più consueto, nonché quello tipico della Pubblica Amministrazione, è quello a tempo indeterminato a tempo pieno, quindi il cosiddetto full time, tuttavia per quel che riguarda questa figura non sono affatto esclusi contratti di differente tipologia, ad esempio part time.

Anche i contratti precari sono una realtà piuttosto consolidata per quel che riguarda gli agenti di polizia locale, soprattutto in quelle realtà locali in cui, in corrispondenza di determinati periodi dell’anno, si rende necessario un rafforzamento dell’organico, magari per via di flussi turistici stagionali particolarmente cospicui.

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