Covid-19: le nuove sfide dell’interpretariato a distanza per le visite ospedaliere

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di Magica Fossati

MELBOURNE – “La pandemia di coronavirus ha cambiato molti aspetti della vita lavorativa di tante persone. Tra le professioni che si sono dovute rapidamente adattare alle nuove circostanze, soprattutto a Melbourne che è alle prese con il secondo lockdown, c’è quella dell’interpretariato in ambito medico-sanitario“. Ne parla Magica Fossati in un articolo pubblicato oggi sul portale di SBS Italian, lo Special Broadcasting Service che diffonde notizie in lingua italiana in tutto il Paese. Per la SBS Fossati ha incontrato ed intervistato Stefania Zen, coordinatrice del servizio di interpretariato di Northern Health.
“Per i pazienti degli ospedali di Northern Health, a Melbourne, la cui lingua principale non è l’inglese, è disponibile un servizio di interpretariato messo a disposizione per visite mediche e altre procedure.
Si tratta di un servizio importante che può facilitare la comunicazione con il personale medico e migliorare notevolmente l’assistenza ai pazienti, ma la pandemia ha imposto notevoli cambiamenti alla modalità con cui viene effettuato.
“Abbiamo un dipartimento di quasi 40 interpreti in una ventina di lingue”, spiega Stefania Zen, coordinatrice del servizio di interpretariato di Northern Health. “Prima del COVID la maggior parte degli appuntamenti erano di persona, con il paziente e il dottore o il fisioterapista; adesso la situazione è cambiata radicalmente perché la maggior parte delle cliniche si è dovuta spostare ad un servizio telefonico”.
Il servizio di interpretariato da quando è iniziata la pandemia viene fornito soprattutto telefonicamente e anche telematicamente, il che ha richiesto che venisse impostata una nuova modalità di lavoro.
“Adesso il nostro ufficio è diventato praticamente un call center, un cambiamento che è avvenuto in modo molto rapido”.
Tuttavia ci sono ancora situazioni che richiedono la presenza fisica e in questi casi gli interpreti devono applicare le stesse misure precauzionali del personale medico, spiega Stefania Zen.
“[Usiamo] mascherine, face shields o PPE, se andiamo nel reparto COVID ovviamente dobbiamo seguire tutte le precauzioni che seguono i medici e i membri dello staff”.
Le sfide poste dall’epidemia non sono state semplici per gli interpreti che lavorano in ambito ospedaliero, ammette Stefania, ma sottolinea: “sono molto orgogliosa del team, che ha mostrato tanta forza e coraggio””.
Sul portale di SBS è possibile ascoltare anche l’audio dell’intervista, “durante la quale Stefania Zen ha raccontato quali sono stati i cambiamenti principali che sono stati introdotti a causa del coronavirus, per garantire un servizio essenziale per i pazienti che hanno bisogno di un interprete”.

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