Il primo studio in Italia sul benessere psicologico nei padri in affido condiviso

Arte, Cultura & Società

Di

di Marco Castelli

E’ in corso il primo studio italiano, peraltro uno dei primi a livello mondiale, finalizzato ad esplorare il distress psicologico, la qualità e la soddisfazione di vita in padri separati italiani in condizione di affido condiviso.

Lo studio è proposto dalla prof.ssa Carmen Berrocal Montiel (Ordinario di Psicologia Clinica, Dipartimento di Patologia Chirurgica, Medica, Molecolare e dell’Area Critica, Università di Pisa) e dal dott. Matteo Bernini (Medico Specialista in Nefrologia, Ecografista SIUMB; Responsabile scientifico dell’Associazione MDM – Mantenimento Diretto Movimento per l’Uguaglianza Genitoriale). Collabora allo studio la dott.ssa Michela Santangelo (laurea magistrale in filosofia e forme del sapere, laurea magistrale in psicologia clinica e della salute, Università di Pisa).

Lo studio ha, come primo obiettivo, quello di valutare il benessere dei padri separati in relazione sia alla frequenza di contatto con i propri figli che al tempo trascorso dalla separazione. Il secondo obiettivo dello studio è quello di comprendere perché l’ampia frequentazione padre-figlio, dopo la separazione dei genitori, è legata ad un maggior benessere psicologico dei padri e ad una loro migliore qualità di vita.

La qualità di vita dei figli minori, a seguito della cessazione della convivenza dei genitori (separazione, divorzio, more uxorio), è studiata in tutto il mondo ormai da decenni. La letteratura scientifica sembra dimostrare inequivocabilmente che solo l’affido realmente condiviso (ovvero il trascorrere lo stesso tempo nelle abitazioni di entrambi i genitori) consente di contenere il distress psicologico dei figli. Ad esempio gli studi della dott.ssa Malin Bergström (psicologa infantile del Karolinska Institute di Stoccolma) e del suo gruppo di ricerca, spiegherebbero che “i bambini in età prescolare che trascorrono lo stesso tempo nelle abitazioni di entrambi i genitori, dopo una separazione, hanno mostrato meno problemi psicologici di quelli che vivono principalmente o solo con un genitore”. L’affido realmente condiviso e la residenza alternata presso entrambi i genitori, quindi, sembrano determinare per i bambini risultati fisici, mentali e sociali di gran lunga superiori rispetto a quelli che avrebbero in caso di residenza presso un solo genitore.

Se gli studi sul benessere dei minori nel periodo post-separazione dei genitori, in Italia e nel mondo, non sono di certo mancati, quelli sul benessere dei padri stanno vedendo la luce solo in tempi recenti. La ricerca proposta dalla prof.ssa Montiel e dal dott. Bernini risulta essere la prima del genere in Italia.

In merito al primo obiettivo, si tiene conto che la letteratura scientifica presenta dati contrastanti: alcuni studi mostrerebbero un miglioramento della qualità di vita dei padri col passare del tempo dalla separazione, altri studi andrebbero in direzione opposta. Lo studio ipotizza, quindi, che gli effetti positivi del passare del tempo potrebbero essere moderati dalla quantità di tempo che i padri trascorrono con i figli, ovvero: se il padre trascorre poco tempo con i figli, il miglioramento nella sua qualità di vita potrebbe rallentare o azzerarsi.

Riguardo il secondo obiettivo della ricerca, si ipotizza che – in caso di tempi ridotti di frequentazione padre/figlio – potrebbe risultare compromessa la chiarezza nei propri valori nonché ostacolata la messa in atto di azioni coerenti con essi. Pare infatti, e le fonti non mancherebbero (Doherty, Kouneski & Erikson, 1988; Seltzer & Brandreth, 1994; Lehr&MacMillan, 2001; Stone, 2001; Laasko & Adams, 2006; DeGarmo, 2010), che un maggiore impegno nel ruolo di padre separato possa associarsi ad un maggior benessere psicologico del padre e ad un maggior coinvolgimento del padre nella relazione con il figlio.

Lo studio prevede la partecipazione di 400 padri italiani separati in affido condiviso. Le iscrizioni sono gestite dall’associazione MDM (Mantenimento Diretto Movimento per l’Uguaglianza Genitoriale), mentre la responsabilità dei dati è affidata al Dipartimento di Patologia Chirurgica, Medica, Molecolare e dell’Area Critica, in particolare alla prof.ssa Carmen Berrocal Montiel.

I padri separati italiani interessati a partecipare allo studio possono contattare il  Responsabile scientifico dell’Associazione MDM, dott. Matteo Bernini, al seguente indirizzo e-mail:  research@mantenimentodiretto.info .

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