La leader di fratelli d’Italia: i governatori “hanno supplito all’assenza di linee guida o protocolli di sicurezza nazionali economicamente compatibili, facendo valere le loro linee guida condivise”
“Senza la spinta delle Regioni non si sarebbero aperte molte attività”. Lo sostiene Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, in un’intervista a la Repubblica. Secondo Meloni, infatti, “Le Regioni non solo hanno raccolto le richieste del mondo produttivo, ma hanno supplito all’assenza di linee guida o protocolli di sicurezza nazionali economicamente compatibili, facendo valere le loro linee guida condivise” mentre se avessimo atteso il governo “ci saremmo trovati con negozi chiusi e senza risarcimenti o con regole inapplicabili e suicide”.
Insomma per la presidente di FdI la verità è che il governo “è nel caos” e arrivare a poche ore dalle riaperture “senza far sapere chi e come possa riaprire è inaccettabile”. “Le aziende e i lavoratori non sono numeri” chiosa Meloni. Decreto e ordinanze delle Regioni, secondo Meloni, “dovevano essere varati almeno una settimana prima, per dare a imprenditori e commercianti il tempo di organizzarsi”. Ma probabilmente “a questo governo piace il caos”, è l’opinione della leader FdI, perché “questo costringe molti cittadini a guardare le conferenze stampa di Conte, rigorosamente in prima serata e a reti unificate” perché la verità è che “ormai è dalle dirette tv che i cittadini apprendono i loro nuovi diritti fondamentali”.