Allattamento materno e stress: come affrontarlo ai tempi del Coronavirus

Ambiente, Natura & Salute

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In un momento di emergenza globale, incerti scenari, repentini cambiamenti di abitudini di vita, inevitabilmente si presentano anche stati di stress e ansia generalizzati. In alcuni casi, per alcune persone, stress e ansia diventano appunto, in questa inedita contingenza, scomodi e indesiderati compagni delle lunghe giornate trascorse in isolamento. L’Organizzazione Mondiale della Sanità, in piena quarantena, ha prodotto guide infografiche con precisi e sintetici consigli per aiutare le persone a gestire gli stati emotivi, e non lasciarsene sopraffare.

La domanda che tutti oggi si pongono è quanto e in che modo può influire lo stress sulla nostra quotidianità? Il dato è interessante soprattutto se si considerano le mamme, protagoniste, in prima persona, nella cura e nella gestione dei più piccoli e in prima linea nella fase dell’allattamento, momento molto delicato della vita di ogni madre, che in questo momento può essere più o meno in allarme, visto il susseguirsi di notizie e dati sul contagio ed il numero dei decessi.

Come si legge nella infografica pubblicata dall’OMS è normale sentirsi in ansia, confusi e spaventati durante una crisi, ma alcuni semplici rimedi possono venirci in soccorso: parlare con le persone di cui ci fidiamo, cercare informazioni solo su fonti attendibili (Ministero della Salute, Istituto Superiore di Sanità, OMS), non consultare in modo ossessivo i social o i canali che presentano scenari catastrofici. È bene mantenere uno stile di vita sano (ad esempio non fumare e non bere), che preveda – anche restando a casa – regolare esercizio fisico e una sana alimentazione. È essenziale anche restare in quotidiano contatto con amici e famigliari, utilizzando tutti i mezzi a disposizione, per condividere i pensieri, le emozioni e con le persone fidate anche le paure, senza vergognarsi di mostrare vulnerabilità e timori.

Per alleviare tensione e stress, per una neo mamma è fondamentale riposare e recuperare la fatica del momento e dell’allattamento. Ogni mamma dovrebbe poter dormire qualche ora in più durante il giorno per recuperare le ore spese durante la notte per le poppate. A tal scopo si può usare un tiralatte per far scorta di latte materno e lasciare un biberon per la poppata successiva. In questo momento un ruolo fondamentale può essere svolto dal papà. Dare questo compito al neo-padre favorisce inoltre l’instaurarsi di un legame più profondo con il bambino” spiega il dottor Luigi Piero Biondi, pediatra presso la Casa Pediatrica Ospedale Fatebenefratelli Milano.

Il tiralatte, strumento pratico e rapido a beneficio di tante mamme, è una soluzione possibile. Certo non l’unica ma apporta da solo numerosi vantaggi anche in considerazione del fatto che allattare naturalmente al seno, soprattutto per le neomamme, può rappresentare talvolta una “sfida” psicologica. Estrarre il proprio latte e darlo al proprio bambino con il biberon non è come allattarlo al seno, ma avere la certezza che continuerà a prendere il latte materno, anche in propria assenza, con tutti i benefici del caso, è di sicuro rassicurante e allontana sensi di colpa ed ulteriori ansie. La mamma non sarà così “vincolata” nel rapporto esclusivo con l’alimentazione del proprio bambino ma potrà fare affidamento anche sul proprio partner.

Dopo una poppata, appena il piccolino si addormenta, potrà subito estrarre il latte dal seno non utilizzato e così avrà a disposizione almeno tre ore libere, ad esempio per svolgere altre attività che facilitino la distensione dei nervi e il relax della mente. Ciò rappresenta una grande libertà psicologica che può permettere ad esempio alle neomamme di superare la prima fase di vita di un neonato.

«Lavoriamo da sempre per e con le mamme e comprendiamo come in questo momento sia importante per loro avere rassicurazioni e informazioni. Per questo Medela ha creato una pagina sul proprio sito dedicata al Coronavirus, rispondendo alle domande più frequenti su gravidanza e allattamento. Il sito è aggiornato costantemente con le informazioni derivanti dagli studi scientifici e da fonti autorevoli come l’OMS; le mamme possono scriverci anche direttamente a “vicinoate@medela.it”. Afferma Barbara Zancan, managing director di Medela Italia, azienda specializzata nell’allattamento materno.

 

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