Mentre il fronte della politica nazionale resta “possibilista”, ci sono delle realtà concrete che dovrebbero farci riflettere. Negli ultimi cinque anni, la percentuale dei disoccupati (che non hanno mai lavorato) è stata del 19,7%, contro il 9,2% a livello UE. Ma non basta.
Per gli stessi anni, duecentocinquantamila giovani (tra i 19 e i 25 anni) hanno lasciato l’Italia per cercare altrove un’occupazione. Per lo stesso periodo, è aumentata anche la percentuale (+2,7%) di chi il lavoro l’ha perduto. Per lo stesso lasso di tempo, il costo della vita è salito del +1,7%. Col 2021, se si andranno a rendere operative le proposte socio/economiche che abbiamo appreso, vivere nel Bel Paese potrebbe superare il tetto del 3%rispetto alla media europea. Nessun incremento, invece, per i vitalizi (pensioni) nazionali.
Giorgio Brignola