Trentino – Alto Adige: Boccia incontra Fugatti e Kompatscher

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Il ministro per gli affari regionali e le autonomia, Vincenzo Boccia, ha incontrato il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti e il presidente della Provincia autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher.

“Dobbiamo aprire – spiega Boccia – una nuova stagione nei rapporti con la Provincia autonoma di Trento. I patti del passato erano afferenti al passato, ora dobbiamo pensare al futuro ed individuare nuove misure, anche a partire dall’utilizzo virtuoso e controllato del debito per stimolare investimenti e creare occupazione”.

Sempre Boccia poi aggiunge che saranno valutati “con i tecnici del ministero gli effetti della riforma del 2001 su alcuni temi indicati dal presidente Kompatscher. Se ci sono stati effetti distorsivi all’autonomia siamo pronti a trovare soluzioni, all’interno della legge quadro che metterà il Paese in sicurezza sul nodo delle autonomie differenziate”.

Per Arno Kompatscher “l’incontro rappresenta il primo passo di un percorso condiviso, positivo e costruttivo per sviluppare la nostra autonomia e tenerla al passo con i tempi”

“Insieme al Governo italiano – spiega Kompatscher – vogliamo giungere a una formulazione condivisa che, tenuto conto dell’appoggio dell’Austria quale garante dell’autonomia dell’Alto Adige, ripristini le nostre competenze primarie come il personale, il commercio, l’urbanistica e la previdenza”.

Anche per Maurizio Fugatti “Il dialogo avviato con il ministro Boccia è positivo e confidiamo possa portare nel medio periodo all’individuazione di un percorso per tutelare il nostro bilancio, per il bene dei cittadini”.

“Abbiamo sempre detto che la diminuzione delle tasse può produrre un aumento dei consumi da parte delle famiglie e un rinnovato vigore degli investimenti delle imprese. Ma affermiamo nel contempo – aggiunge Fugatti – che questo effetto va attentamente monitorato, in particolare qui da noi, visto che lo Statuto di autonomia prevede che le nostre competenze vengano alimentate attraverso le entrate fiscali pertinenti al nostro territorio. Per questo, gli interventi dello Stato avranno un inevitabile impatto sulle casse provinciali”.

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