“Il colore delle Emozioni”

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Intervista, di Fedele Eugenio Boffoli, a Patrizia Mazzoli

Mostra personale della pittrice Patrizia Mazzoli (https://www.youtube.com/watch?v=CdWfFnmynio) che espone, fino all’8 marzo 2020, presso il “Miramonti Majestic Grand Hotel” di Cortina d’Ampezzo (BL). L’iniziativa, realizzata in collaborazione con “CortinaTerzoMillennio”, sarà inaugurata, sabato 25 gennaio 2020 alle h. 18, da Rosanna Raffaelli Ghedina (giornalista) e Sergio Favotto (critico d’arte), con gli accompagnamenti musicali di Giovanna Maccatrozzo (pianoforte) e le voci di Martina De Negri e Giulia Barbiero. Ne parliamo con l’artista espositrice, come nasce il progetto?

<<Da oltre un ventennio, organizzano a Cortina d’Ampezzo questa prestigiosa manifestazione culturale, che porta nel territorio alcuni dei maggiori esponenti del pensiero contemporaneo in ambito letterario, musicale, storico, scientifico, spirituale, politico, economico e artistico. Il mio progetto nasce innanzitutto per l’amore che provo nei confronti della mia regione, il Veneto, e vuol essere un percorso tra alcuni scorci delle varie province, osservati con lo sguardo di una donna attraverso le sue emozioni nelle atmosfere di angoli nascosti, o architetture storiche, rivisitati dalle mie pennellate.

Il progetto è stato presentato agli organizzatori in parte, perché in divenire, e sarà ultimato nell’autunno prossimo. In occasione di questi incontri, ho realizzato alcune opere dedicate proprio alle Dolomiti, le montagne che fanno da scenario alla rassegna e che tutto il mondo ci invidia. Ho voluto in questo modo ringraziare Cortina D’Ampezzo, una meravigliosa località molto ospitale. Sono particolarmente contenta, di essere stata selezionata a rappresentare l’arte in questa edizione 2019/2020.  A questo proposito vorrei esprimere la mia gratitudine all’organizzazione e alla proprietà del “Miramonti Majestic” per aver ritenuto che la mia arte potesse far parte del Festival letterario e artistico, attraverso eventi finalizzati al nutrimento dell’anima e dei sentimenti verso “la via della bellezza”, intesa in tutte le sue manifestazioni.>>

Costante delle sue opere è il soggetto femminile, declinato in dimensioni sospese e sognanti, anche con risvolti consapevolmente autobiografici?

<<Il critico d’arte Prof. Paolo Levi, ha definito la mia arte “un diario emotivo”. Pur non essendo mai il soggetto raffigurato, le forme femminili   rappresentate nelle tele sono un viaggio interiore inconscio. Amo la grazia, la gentilezza e l’eleganza, in senso estetico, ma soprattutto d’animo. E’ questo che cerco di trasmettere nelle mie opere. In questo momento storico dove la trasgressione sfocia nella volgarità e spesso il corpo della donna viene mercificato, sento la necessità di raffigurare l’universo femminile nella sua accezione, nel tentativo di trasmettere le mille sfaccettature dell’essere donna, con le sue fragilità, le paure, il coraggio e la forza, dove l’apparenza cede il passo all’essenza. Con le pennellate di colore, descrivo, i molti lati della femminilità, tra percorsi significativi di vita, come: il matrimonio e la maternità, espressioni di normalità, un cambio d’abito, una passeggiata sulla spiaggia, l’inquietudine di un’attesa, una danza sul mare e così via. Atteggiamenti che conservano un certo senso del pudore, lasciando trasparire l’insita sensualità. Raffiguro spesso le donne di spalle, perché il mistero affascina, e suggerisce ciò che è implicito, ma nel contempo è segno di riservatezza e discrezione. Quando inizio un’opera l’emozione è già all’apice, con il colore cerco di darle forma. Le tonalità utilizzate esprimono il mio sentire che non dipende dall’umore della giornata, ma da ciò che ho nell’animo. Non amo i contrasti tra le persone in generale, quindi neppure nella pittura; sono amante degli accostamenti armoniosi, e per questo utilizzo tonalità in euritmia tra loro, nella vita non sempre è possibile, cerco di compensare attraverso l’arte. Credo che in questo momento storico/culturale, ci sia più che mai bisogno di gentilezza e bellezza anche se quest’ultima è soggettiva, ma come esprimevo all’inizio, qualsiasi sia il canone che ognuno porta in sè, non dovrebbe mai rappresentare la volgarità o addirittura la perversione, quello che purtroppo invece sta accadendo e va di moda.>>

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Il suo percorso artistico parte da giovanissima e, prima di realizzarsi, compie un giro ampio, passando per l’esperienza d’impresa e commerciale, il coaching e il marketing, l’organizzazione di eventi…

<<La necessità di disegnare si fa sentire nei miei primissimi anni di vita, scarabocchio ovunque, prediligendo le pareti di casa. A 6 anni inizio a disegnare fumetti, copiando da alcune riviste di topolino, e proprio con queste vinco alcuni concorsi riservati ai ragazzi. Questa predisposizione, non viene però compresa dalla mia famiglia che deciderà di non iscrivermi al liceo artistico compiendo quindi percorsi diversi. Da segretaria d’azienda ad arredatrice, dove sfogo la mia creatività, realizzando arredamenti alternativi e innovativi per il periodo, e nel contempo scrivo poesie, ma ripongo in un cassetto le matite e i colori. Mi specializzo nella formazione del personale in ambito commerciale, e inizio un percorso nelle risorse umane. Nonostante desideri molto insegnare, la mia creatività è sempre fervente, e mi spinge ad alternare l’attività di personal coaching con il marketing, realizzando grafica pubblicitaria per aziende ed organizzando eventi. Nel 2000, dopo un particolare evento personale, si affaccia con impeto in me il desiderio di dipingere, non ho però il coraggio né so cosa imprimere sulla tela e decido di sperimentare i primi schizzi di colore su alcuni supporti di legno. Questo materiale, si rivelerà subito un elemento caldo, plasmabile, tanto da convincermi ad iniziare a dipingere dei quadri veri e propri su mobilio: madie, credenze, cassapanche, ed altri complementi di arredamento. Alcuni anni dopo realizzo una showroom per un’azienda, con pannelli applicati ai soffitti di grandi dimensioni decorati e dipinti con personaggi sia mitologici che sacri. Le colonne del salone invece le affresco con delle grottesche di stile romanico, ispirata da una visita a Pompei. Sarà la mia ultima opera per molti anni a causa di alcuni cambiamenti professionali. La vena artistica però continua ad avere un forte richiamo, e nell’insieme di varie esperienze lavorative nel 2012 progetto e dirigo, la realizzazione di un’altra showroom per un’azienda commerciale. Dopo due anni, riapro i cassetti dove avevo riposto matite, pennelli, colori, e questa volta trovo il coraggio e la voglia di fissare nella tela le immagini che più mi emozionano. Non seguo mai uno schema predefinito. Libera da ogni modello o moda di arte contemporanea, assecondo sempre il mio io creativo, raffigurando solo ciò che mi trasmette intense emozioni, ma costantemente alla ricerca di migliorare ed evolvere in senso artistico. Per questo motivo, nel 2015 ho deciso di approfondire le conoscenze pittoriche, studiando e praticando ancor oggi presso un laboratorio d’arte in provincia di Treviso.>>

All’interno delle sue opere compaiono, talvolta, simboli universali, come ad esempio la rosa, ci dice?

<<La rosa, è simbolo di sentimenti contrastanti, rappresentazione dell’amore più profondo e appassionato, emblema di gelosia, seduzione, bellezza ed eleganza. Questa narrazione, è in sintonia con il mio carattere e animo. La rosa è anche un’icona del tango argentino, un’altra passione che mi investe e che descrivo come una poesia d’intimità, nella fluidità di eleganti movenze, ispiratore di alcune mie opere realizzate in passato che sicuramente riproporrò in futuro.>>

Quali i suoi prossimi impegni, ha ulteriori tappe per la sua attività espositiva?

<<Fino a marzo sarò impegnata con la rassegna di Cortina, e per la primavera inoltrata e l’estate, ho in programma alcune collettive, sul territorio nazionale e valutando anche qualche proposta a livello internazionale. Mi dedicherò alla realizzazione del mio progetto che è abbastanza impegnativo, relativo al Veneto, che conto di poterlo presentare in autunno/inverno con un’altra mostra personale nell’ambito della Regione. Sto lavorando ad altri eventi, ma sono ancora allo stato embrionale, che dovrebbero prendere forma e realizzarsi in estate. Ritengo di avere abbastanza carne al fuoco in questo 2020, sempre che il destino non mi riserbi altre sorprese e sfide artistiche che accetterò con piacere ed entusiasmo.>>

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