Sapar su Iene: “fatti distorti e mancanza di contraddittorio”

Attualità & Cronaca

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Il sensazionalismo fa audience soprattutto quando i fatti raccontati non corrispondono a verità, con l’unico scopo di screditare gestori e operatori del comparto degli apparecchi da intrattenimento. Un pessimo esempio di giornalismo d’inchiesta, ove fra l’altro manca l’elemento fondamentale che fa la differenza da un punto di vista etico e professionale, conferendo credibilità e autenticità dei contenuti. La mancanza di contraddittorio, al quale siamo sempre stati disponibili e aperti alla ricerca di un confronto serio e costruttivo, ovvero la voluta assenza della controparte che in questa circostanza non ha ottenuto neanche il beneficio del diritto di replica, induce il telespettatore a conclusioni al di fuori della realtà.

“Appare evidente – spiega il presidente Sapar, Domenico Distante – alla luce del servizio trasmesso dal programma televisivo Le Iene – che si intende manipolare con surreale fantasia un sistema di gestione che nella realtà dei fatti è tenuto costantemente sotto controllo. Appare inoltre evidente che la costruzione del servizio sia inficiata da artifizi e manipolazioni dolose. Tutto questo a beneficio di non sappiamo chi o cosa. I meccanismi che permetterebbero di garantirsi la vincita alle slot sono al di fuori della portata di chiunque in quanto nello stesso software di gestione non vi è riferimento alcuno alle condizioni riportate o citate nel servizio, se non il vago e probabilistico o presunto calcolo delle macchine vicine al fine ciclo. Ciò tecnicamente si traduce in un sistema la cui estrema semplificazione, sintetizzata grossolanamente dagli autori del programma televisivo è ben lontana dalla realtà. L’inchiesta de Le Iene appare caratterizzata da una chiara matrice diffamatoria, ponendo in cattiva luce operatori e gestori del settore.

È del tutto impossibile, quand’anche in presenza di personale infedele, conoscere lo stato delle slot e quindi scegliere dove giocare, quando cioè le macchine sono a fine ciclo”. In ragione dell’accaduto Sapar preannuncia la volontà di costituirsi in giudizio al fine di perseguire qualsiasi condotta illegale  o fraudolenta riservandosi di adire le vie legali anche nei confronti degli autori della trasmissione televisiva nel preciso intento di tutelare i propri associati”. Per queste ragioni l’Associazione confidando nell’operato della magistratura e della Guardia di Finanza, chiede l’immediato intervento volto ad accertare la veridicità dei fatti e con essi l’individuazione dei presunti autori di condotte illegali nel preciso intento di salvaguardare tutte le persone oneste.

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