E’ stato il proprietario della cascina a provocare l’esplosione che ha ucciso i tre pompieri

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Giovanni Vincenti ha agito per ottenere il premio assicurativo

“La ricostruzione precisa della situazione debitoria non è stata ancora completata, è in corso” ha proseguito sempre il procuratore “Comunque sia lui, sia la moglie ci hanno dichiarato con assoluta evidenza che erano profondamente indebitati anche se probabilmente riguardava le banche mutuatarie, ma ci hanno detto che avevano pesante esposizione debitoria” ha detto il procuratore di Alessandria, Enrico Cieri, nel corso della conferenza stampa al comando provinciale dei carabinieri. “Il piano era quello di incassare i soldi” hanno spiegato gli inquirenti “poi che cosa dovesse o potesse farci non lo sappiamo”.

“Se ci fosse stata una qualunque generica segnalazione, le cinque bombole che erano nell’altra abitazione avrebbero fatto potuto essere spente e la tragedia evitata” ha aggiunto il procuratore Cieri. “Questa è la valutazione che abbiamo fatto noi a fronte della quale” ha spiegato ancora “Vincenti ha ribadito che non aveva nessuna volontà omicida e che questa segnalazione che noi gli rimproveriamo non l’ aveva fatta perché sconvolto di questo gesto che era andato al di là delle due intenzioni “.

Sotto indagine anche la moglie di Giovanni. “E’ stata a lungo interrogata dagli inquirenti e al termine rilasciata ma rimane comunque indiziata a piede libero per il concorso negli stessi reati ascritti al marito”. “Abbiamo ritenuto” ha detto il procuratore “che la sua posizione indiziaria fosse non così grave e comunque necessaria di ulteriori approfondimenti e accertamenti”. A incastrare l’uomo è stato il foglio di istruzioni del timer che ha provocato l’esplosione della cascina di Quargnento, ritrovato dai carabinieri nella casa della coppia. Il foglietto si trovava sul comò nella camera da letto.

Vincenti è stato interrogato per cinque ore nella notte nel Comando dei carabinieri di Alessandria e fermato per “disastro doloso, omicidio, e lesioni volontarie in relazione ai fatti accaduti a Quargnento nella notte tra il 4 e il 5 novembre”, aveva fatto sapere subito dopo l’interrogatorio il comando provinciale dei carabinieri. 

Il cerchio su Vincenti si è stretto proprio nel giorno dei funerali dei tre pompieri morti: Matteo Gastaldo, 46 anni, Marco Triches, 38 anni, e Antonio Candido, 32 anni.

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