Cessione del quinto: è una soluzione realmente vantaggiosa?

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La cessione del quinto è un prestito personale al consumo, a breve/medio termine, non finalizzato, quindi non legato a un acquisto ben preciso. Le rate vengono rimborsate con la cessione di fino a un quinto dello stipendio o della pensione, il 20% del percepito netto. Ed è esattamente per questo motivo viene chiamato così.

Possono accedervi i dipendenti pubblici o statali, i dipendenti privati o i pensionati. Per poterlo richiedere (e, chiaramente, ottenere) è indispensabile poter contare su uno stipendio fisso o su una pensione, dai quali saranno detratte le rate del prestito al consumo.

Si può definire una soluzione vantaggiosa per vari motivi. Prima di ogni cosa può essere richiesto e ottenuto anche da chi ha già situazioni insolute con altre finanziarie, pignoramenti o ipoteche legali.

Entrando su Cessionedelquintofacile.com è possibile trovare tutte le informazioni che si cercano in merito.

Altri profili che possono richiederlo sono i pensionati che abbiano superato i 75 anni. È noto che qualsiasi altra forma di prestito non è accessibile agli over 75 che, quindi, spesso si trovano a non poter risolvere la loro necessità di liquidità. Una possibilità c’è anche per i dipendenti con contratto a tempo determinato, ma solo nel caso in cui il piano di rientro del prestito non superi la data di termine del contratto.

Dati e vantaggi

Secondo ricerche di settore, in Italia si fa ampio uso di cessione del quinto. Secondo la classifica la  Lombardia è la prima regione italiana per numero di richieste con il 16,86%. La segue subito dopo il Lazio con il 13,68% di richieste e la Campania con il 9,61%. 

Per quanto riguarda, invece, gli importi richiesti al primo posto si trova l’Umbria, dove in media si ottengono 16.647 euro, seguita dalla Sicilia con 16.445 euro e dalla Puglia con 16.408 euro.

L’importo medio chiesto è stato pari a 15.700 euro circa.

Tra i vantaggi che comporta l’ottenimento del finanziamento con cessione del quinto ci sono il fatto che la rata e il tasso di interesse siano fissi, la rapidità dell’erogazione una volta accettato, una durata che può essere compresa tra i 2 e i 10 anni. Senza contare che si tratta di un prestito non finalizzato, quindi che non richiede alcun tipo di spiegazione al momento della richiesta da parte del cliente. Tra gli altri vantaggi si possono ricordare quello della restituzione che in questo caso avviene in modo automatico, detratta direttamente dallo stipendio o dalla pensione e che possa essere rinegoziato anche in presenza di altri prestiti in corso. Vediamo insieme come e quando è possibile ottenere la rinegoziazione del finanziamento.

Rinegoziarlo si può

È indubbio che tra i numerosi vantaggi di questa soluzione c’è anche la possibilità che permette di rinnovare la cessione del quinto, cioè più precisamente di rinegoziarla. È utile però sapere che non si può in tutti i casi. Secondo l’art. 39 della Legge 180 del 1950, infatti, è possibile farlo solo quando è già stato rimborsato almeno il 40% del debito complessivo, in altri casi non si può accedere alla rinegoziazione in alcun modo.  

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