FI: Piccin, per contenere i cinghiali serve una nuova regolamentazione

Friuli Venezia Giulia

Di

TRIESTE – “L’unica soluzione al
momento praticabile per il contenimento dei cinghiali, necessario
per limitare non soltanto i danni all’agricoltura ma anche i
pericoli nelle strade e nei centri abitati, passa attraverso una
nuova regolamentazione in materia di caccia”.

Risponde così, la consigliera regionale Mara Piccin (Forza
Italia), alle dichiarazioni circa presunti metodi alternativi per
contenere i danni causati dalla fauna selvatica, sui quali però
“permangono dubbi di applicabilità su larga scala”.

La Piccin rilancia: “Alla ripresa dei lavori consiliari, faremo
in modo che la nostra proposta di legge nazionale “Norme in
materia di prevenzione dei danni causati dalla fauna selvatica”
sia discussa per essere al più presto portata all’attenzione del
Parlamento. Nelle audizioni abbiamo sentito direttamente dagli
agricoltori quanto il settore, già di per sé penalizzato su più
fronti, non possa più attendere una soluzione. Allo stesso modo
va preservata l’incolumità degli utenti della strada e degli
abitanti dei nostri centri dalle invasioni degli ungulati”. 

La Pdln che vede come prima firmataria la forzista intende
apportare modifiche alla legge n. 157 del 1992 per la protezione
della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio, “con
l’obiettivo – ricorda la stessa Piccin – di far sì che le Regioni
gestiscano il controllo degli ungulati anche al di fuori dei
periodi e degli orari oggi vigenti, affidando l’attuazione dei
Piani di abbattimento ai cacciatori soci alle Riserve di caccia,
coordinati dalle guardie venatorie dipendenti dalle
amministrazioni pubbliche. 

“Bene le dichiarazioni di intenti espresse con le mozioni –
aggiunge la consigliera azzurra -, ma per risolvere il problema è
ora di fare sul serio: la gravità è emersa in ogni regione ed è
nostro compito sollecitare lo Stato a modificare le leggi in
materia venatoria. Da ricordare che, oltre agli ingenti danni
causati all’agricoltura, persiste il pericolo incidenti:
l’osservatorio Asaps nel 2018 ha registrato in Italia 148
incidenti significativi col coinvolgimento di animali, nei quali
11 persone sono morte e 189 sono state seriamente ferite. Un
trend che purtroppo si va confermando”.

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