I migranti non entrano nelle case degli italiani

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“Maestro, perché i pellegrini non li porti a casa tua?”. Ci pensate se gli apostoli avessero fatto una domanda così strampalata a Gesù? Condizione indispensabile per parlare a favore dell’accoglienza dei migranti, è portarseli a casa propria? Ma che cavolo (scusate se mi irrito lievemente) di discorso è? E Matteo Salvini insiste nel discorso strampalato.

Riguardo a Richard Gere, che si è schierato a favore dei migranti, ha detto: “Visto che il generoso milionario annuncia la sua preoccupazione per la sorte degli immigrati della Open Arms, lo ringraziamo: potrà portare a Hollywood, col suo aereo privato, tutte le persone a bordo e mantenerle nelle sue ville. Grazie Richard”. Riguardo a Luciana Littizzetto, che pure ha parlato a favore dei migranti, ha chiesto: «Quanti ne ospiterà a casa sua?». Insiste, il ministro, e gli allocchi come il solito abboccano e applaudono. Il discorso potrebbe avere una sua logica qualora qualcuno, chiedendo di accogliere i migranti, volesse farli entrare nelle case degli italiani, che le famiglie italiane li accogliessero nella propria casa. Ma nessuno se lo sogna.  

Renato Pierri 

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