Ricordando la lotta contro il traffico di esseri umani e la schiavitu’

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In un silenzio assordante leggo sulla Pagina del Partito Socialista Europeo che oggi è la giornata contro il traffico di esseri umani che ancora continua con numeri importantihttps://www.facebook.com/1891926127734235/posts/2313807475546096/?substory_index=0 , ma che ha avuto tra Settecento e Ottocento il massimo “splendore” a Zanzibar con il Mercato degli Schiavi dove migliaia di bambini e giovani venivano rapiti e venduti. Ho avuto la ventura di vedere la “bottega” dove questo mercato avveniva che viene ricordato da uno studioso dallo stomaco buono http://zweilawyer.com/2016/01/20/schiavi-a-zanzibar/

Mentre oggi assistiamo a nuove forme di tratta degli schiavi che sperano di emanciparsi dalla povertà e dalla schiavitù, sarebbe saggio fermarsi a meditare su quello che facciamo per un Mondo dove queste cose non accadano più. Ancora oggi siamo troppo distratti sull’altare di Potentati coloniali e neocoloniali che sfruttano ricchezze e uomini senza particolare pietà, smantellando sistemi sociali consolidati come quello libico, ridotto ad un ammasso di macerie, e uno dei sottosuoli più ricchi del mondo dove vive uno dei popoli più poveri del mondo, manipolati da troppo intraprendenti appetiti neocoloniali, su cui sarebbe il caso di guardare meglio a livello di organismi internazionali di vigilanza di quel minimo di convivenza civile che dovrebbe essere assicurata anche a questi popoli che hanno diritto a vivere sulla loro terra e non solo come carne da macello (10 milioni e passa di morti in genocidi vari in Congo negli ultimi anni ) e non solo a scappare nei deserti per giungere nelle barchette sul suolo europeo a caccia di improbabili fortune.

Bene fa il PSE a combattere la tratta degli uomini ancora oggi e a monitorare quanto accade nelle politiche sull’Africa dell’Occidente che dovrebbero essere ispirate quanto meno agli ideali di Libertà Uguaglianza e Fraternità non solo il 14 luglio e non solo a Parigi e dintorni.

Solo da un approccio etico e corretto sugli elementi basilari della convivenza civile tra gli uomini e tra i popoli, che si potranno creare le condizioni di sviluppo armonico e giusto del potenziale di ricchezze del gigante africano, che ha doveri e diritti verso i suoi popoli che vanno rispettati e aiutati a crescere con la cultura e la cooperazione economica post neo coloniale, che dovremmo considerare parte di un passato di cui non andare fieri.

Su questo il PSE dovrà continuare a impegnarsi in tutte le sedi per assicurare uno sviluppo compatibile e giusto alla cooperazione euroafricana.

Vincenzo Valenzi

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