Matteo Scala: “Abbiamo costruito un’ottima squadra. Bisogna vincere adesso”

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Dunque è finita. Oggi, alle ore 12, è terminato ufficialmente il ritiro del Bari qui a Bedollo, tra caldo inusuale asfissiante, una specie di acquazzone che ha rinfrescato la valle per dieci minuti solo ieri sera, tanto sudore e lavoro. Il Bari ha giocato tre amichevoli tutte andate bene costituite da due vittorie ed un pareggio. Tutto sommato Cornacchini può ritenersi soddisfatto sia per la campagna acquisti sia per la resa della rosa da lui allenata. Ed oggi, a termine del ritiro, ai microfoni si è sottoposto Matteo Scala, deux ex machina qui a Bedollo. La stampa qui presente gli ha posto alcune inevitabili domande.

 

Dopo D’Ursi e Ferrari non manca più niente?

“Intanto aspettiamo di definire le ultime cose. Manca qualche dettaglio. Direi che per l’inizio della prossima settimana siamo fiduciosi di portare a termine le ultime trattative. La nostra idea era quella di consegnare al Mister una rosa definita, e se non ci saranno intoppi dovremmo riuscirci. Poi da qui alla fine del mercato ci sono tanti giorni, ma è un gran bel risultato essere riusciti a portare a casa tanti giocatori. Vedremo se ci saranno altre opportunità, non lasceremo niente di intentato. Possono cambiare equilibri, ma al momento l’obiettivo è stato raggiunto, come ci siamo prefissi, entro fine luglio”.

 

Ferrari e Antenucci, due che con la C non c’entrano nulla: cosa significa?

“Il merito principale è del Presidente perché grazie al loro investimento, siamo riusciti a portare a casa tutti quei calciatori che avevano le caratteristiche tecniche e umane che volevamo, poi il campo dirà se le scelte saranno giuste. Noi sappiamo che abbiamo lavorato bene, non vogliamo meriti c’è da lavorare tanto ancora, adesso la squadra ha tante alternative, l’obiettivo è vincere le partite sudando poi alla fine la qualità tecnica è solo una componente”.

 

Oltre Ferrari c’è D’Ursi. A che punto siamo?

“Tempi specifici non li so dare, loro dovranno sostenere le visite mediche però sappiamo che sono comunque trattative ben avviate e in via di definizione, poi non so se arriveranno a Bari tra martedì e mercoledì. Secondo me, entro la fine di luglio se non ci sono colpi di scena, dovemmo avere tutta la rosa a disposizione”.

 

Ritiene che sia una rosa completa o manca ancora qualcosa?

“Secondo me manca qualcosa dietro in difesa, qualche centrale giovane per completare l’organico poi vediamo. Ripeto, le occasioni non mancano, magari fino a qualche giorno fa sembrava impensabile prendere ciò che abbiamo preso. Il calcio mercato ci insegna che tutti i calciatori sembrano incedibili ma poi le tecniche del mercato smentiscono tale idea. Se arriverà qualcosa che ci stuzzica la fantasia per accrescere il valore tecnico della squadra, ne parleremo con il Presidente”.

 

Che clima si e creato nella squadra? Come è andato questo ritiro?

“Voglio ringraziare l’Apt, il Trentino Marketing, il Comune di Bedollo, tutte persone che hanno reso possibile per il ritiro. Noi siamo stati bene come strutture, come tutto. E’un ritiro a cui darei un 10 e lode, ma anche la dedizione che i ragazzi hanno apportato è decisamente positiva. Noi siamo una società che si basa sul lavoro per ottenere i risultati, è uno staff molto esigente, bisogna avere tempo. I ragazzi sono professionisti, si sta creando gruppo anche fuori dal campo, c’è  serenità, tempo per scherzare, tutti hanno voglia di ricominciare col piede giusto anche se c’è tanto da lavorare, ma credo che le premesse siano positive”.

 

Sembra che questo suo lavoro voglia porre le basi anche per l’anno prossimo, magari con qualche innesto per puntare, eventualmente, se promossi, alla serie A. Ci sono giocatori che potrebbero arrivare e, soprattutto, ci sono giocatori in uscita?

“Intanto a me preme di assicurare il Mister, non penso all’anno prossimo, penso a vincere questo torneo anche se è difficilissimo. Chiaro che noi abbiamo preso giocatori giovani funzionali che possano durare nel tempo, poi se ci mettiamo due-tre anni per fare il doppio salto di categoria sarà il campo a dirlo. Il primo pensiero è quello di costruire una squadra giusta per affrontare partite difficili. Per ciò che riguarda il mercato, io ho detto che gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti, però è chiaro che da qui al 2 di settembre potrebbe accadere di tutto. Sulle uscite, tutti i giocatori che non rientravano nei piani di quest’anno sono stati avvisati, chiaro che la concorrenza è tanta, se c’è competizione ci si allena meglio così la domenica si corre di più. Con cinque cambi a disposizione la nostra forza saranno le alternative. Non è un problema di numero, se poi c’è qualche giocatore che si riterrà chiuso potrà dirlo, cercheremo di accontentarlo se sarà possibile”.

 

Che idea si è fatto del calendario?

“Inutile ricorrere ai luoghi comuni, io sono scaramantico, abbiamo iniziato questa avventura col Bari in Sicilia e ricominciano in Sicilia che ci ha portato bene, se non altro statisticamente e scaramanticamente. Il tutto dovrebbe essere una cosa positiva anche se ci saranno difficoltà sotto tutti i punti di vista, penso ai posti, alla questione logistica, alle partenze, alle trasferte, ai rientri, ai recuperi, insomma c’è tanto da lavorare, non dobbiamo lasciare nulla al caso, non sarà come l’anno scorso dove siamo andati in posti incredibili. Credo che il calendario sia difficile. Giocare fuori sarà difficile, mentre il San Nicola dovrà essere il nostro fortino. Mi auguro che venga tanta gente, la società e la proprietà lo meritano”.

 

Se leviamo quei quattro-cinque giocatori, il Bari è tutto under 30.

“Diciamo che ci voleva un po’ di tutto. Ci sono giocatori che hanno vinto la C, non abbiamo preso giocatori a seconda del curriculum ma solo alcuni ragazzi di qualità anche se di categoria inferiore, loro hanno vinto, sanno bene come funzione in C. Andare a prendere calciatori forti è la strada giusta poi sarà il campo a dire se avremo fatto bene o meno”.

 

Quale la trattativa più complicata?

“Non voglio essere retorico, ma con questa proprietà non è difficile fare trattative, cerca di mettere a tuo agio il tutto. Quando si mettono in testa qualcosa la raggiungono. Io ho avuto la fortuna di avere un Presidente che mi ha avallato su tutto, con risorse, spiegando le esigenze di ogni giocatore, lui mi ha dato grande disponibilità”.

 

Massimo Longo

 

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