Conte, regole rispettate ma l’Ue non sia solo un mercato

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Ecco il messaggio contenuto nella lettera del governo a Bruxelles per scongiurare la procedura di infrazione sul debito: “L’Italia ‘vuole rispettare le regole Ue’, ma l’Europa ‘non sia solo concepita solo come un mercato.”

Il premier Conte ne ha parlato alla Camera presentando la linea per il Consiglio europeo di domani. In vista delle nomine Ue l’Italia chiede un portafoglio economico ‘di prima linea’, spiega, per dare ‘un segnale di cambiamento’. 

 “Siamo tutti determinati a evitare la procedura di infrazione, ma siamo anche ben convinti della nostra politica economica” ha ribadito il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, nelle comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio Europeo e dopo un’ora di vertice di governo a Palazzo Chigi con i vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio e il ministro dell’Economia Giovanni Tria per fare il punto sulla lettera di risposta alla Commissione europea per tentare di evitare la procedura di infrazione all’Italia per debito eccessivo. Poi, Conte ha espresso la volontà di mantenere un dialogo costruttivo con la Ue. “L’Italia intende rispettare le regole Ue senza che ciò, come Paese fondatore e terza economia del continente, impedisca che ci facciamo portatori di una riflessione incisiva su come adeguare le regole stesse affinché l’Unione sia attrezzata ad affrontare crisi finanziarie sistemiche e globali e assicuri un effettivo equilibrio tra stabilità e crescita e tra riduzione e condivisione dei rischi. Binomi, questi, complementari e non in contrasto tra loro come continuano a sostenere i fautori di un approccio procedurale che ha costretto l’Europa a criticare ex post proprie decisioni e misure che sono poi i cittadini europei ad aver pagato e a rischiare di pagare anche in prospettiva. Il che comporta un prezzo molto elevato non solo per la coesione sociale ed economica di interi Stati Membri, ma per la credibilità stessa del progetto europeo, una credibilità che i fautori dell’austerity a oltranza dichiarano, almeno a parole, di avere a cuore”. 

“Questa sera abbiamo in animo con il ministro Tria una bozza aggiustamento in modo da certificare il monitoraggio positivo dei conti pubblici, del quadro di finanza e in modo da avere un ulteriore documento ufficiale da portare ai nostri interlocutori in modo da dimostrare che abbiamo le nostre previsioni e stime ad avere il sopravvento rispetto ad altre stime che non corrispondono ai reali flussi di cassa”. Lo ha ribadito il presidente del Consiglio Giuseppe Conte parlando in Senato in vista del Consiglio europeo del 20 e 21 giugno.

Il governo italiano è convinto di essere nelle condizioni di poter ottenere la nomina di un commissario economico, ma nel corso della colazione pre-Consiglio Ue che si è svolta al Quirinale con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, non sono stati fatti nomi. E’ quanto si apprende da uno dei presenti alla riunione. Nel corso della colazione, che si è svolta in un clima “disteso” senza discussioni, hanno preso la parola il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi, quello dell’Economia Giovanni Tria, la titolare della Difesa Elisabetta Trenta e dell’Ambiente Sergio Costa. Gli altri presenti (Luigi Di Maio, Matteo Salvini, Giancarlo Giorgetti) non hanno parlato. Il premier, secondo quanto riferito, ha fatto il quadro delle trattative in corso nell’Ue per le nomine. Un quadro, al momento, abbastanza “incerto” per l’assetto frammentato del Parlamento europeo e sono stati elencati i possibili scenari, che coinvolgono presidenza della Commissione, presidenza del Consiglio, presidenza dell’Europarlamento e della Bce. L’Italia, secondo il governo, è nelle condizioni di poter ottenere un commissario economico, ma non sono stati fatti nomi. Moavero e Tria hanno illustrato la linea italiana tendente a sollecitare maggiore disponibilità nel bilancio europeo di aiuti per gli investimenti. Si è parlato anche brevemente di Brexit, di Balcani occidentali, Russia e Cipro (questioni tutte all’odg del Consiglio europeo) e il ministro Costa ha relazionato sull’agenda ambientale. 

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