Il pd sorpassa il M5S
SALVINI BACIA CROCIFISSO “RINGRAZIO CHI C’E’ LASSÙ” “A urne chiuse si puo’ ringraziare a cuore aperto senza essere accusati di voler strumentalizzare. Ringrazio chi c’e’ lassu’ e non aiuta Salvini e la Lega, ma l’Italia e l’Europa a ritrovare radici, sicurezza e futuro. La festa dura pochi minuti perche’ e’ il momento della responsabilita’”.
Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini, nella sede del partito in via Bellerio a Milano, commentando i risultati delle Europee, e dopo aver baciato il crocifisso di un rosario, come aveva fatto nel corso di una manifestazione elettorale in piazza Duomo. “Oggi siamo primo partito a Nord e a Sud”. Cosi’ il segretario leghista Matteo Salvini a via Bellerio. “Ho vissuto con passione e orgoglio” questa campagna elettorale “con attacchi quotidiani e vergognosi”, dice Matteo Salvini in conferenza stampa dopo il voto delle europee e aggiunge: “Usiamo questi consensi non per regolamenti di conti interni. Il mio avversario era e rimane la sinistra che ha governato male. Gli alleati di governo per me sono amici con cui da domani si torna a lavorare serenamente, abbassando i toni”, aggiunge. “E’ un successo incredibile non solo della Lega in Italia ma anche della Le Pen in Francia e Farage in Inghilterra.
E’ il segno di un’Europa che cambia”, ha detto il leader della Lega e vicepremier Matteo Salvini. La Lega ora e’ piu’ forte nel governo ma non provochera’ alcuna crisi. E’ questa la linea nella Lega dopo i primi risultati di europee e amministrative. Matteo Salvini festeggia coi suoi gia’ dalla diffusione delle prime proiezione che consacrano il suo partito in cima ai consensi in Italia, toccando il record storico di voti dalla sua fondazione nel febbraio del 1991 (l’ultima proiezione da’ la Lega ampiamente sopra il 30 per cento). “Gli italiani ora si aspettano che il pallino nel governo sia in mano a Salvini ma non useremo l’esito del voto per mettere in crisi il governo”, scandisce il capogruppo alla Camera Riccardo Molinari. “Ora abbiamo piu’ forza per le nostre proposte”, aggiunge l’esponente piemontese intervenendo in tv mentre il segretario leghista festeggia nel suo ufficio con i suoi vice Giancarlo Giorgetti e Lorenzo Fontana, oltre a Claudio Borghi e i piu’ stretti collaboratori Luca Morisi e Andrea Paganella.
Statua in metallo del guerriero Alberto da Giussano esibita a favore di telecamere sul davanzale insieme all’uovo di Pasqua del Milan, il capitano leghista brinda coi suoi collaboratori anche per “La scelta del commissario Ue spetta alla Lega. Non credo sia all’ordine del giorno chiedere poltrone ne’ cambiare premier”, aggiunge Molinari “L’area di governo resta sulle stesse percentuali ed e’ maggioranza, un partito della maggioranza che cresce, quindi non vedo le condizioni affinche’ le opposizioni possano chiedere elezioni anticipate”. Salvini aveva iniziato la giornata con la figlia in un agriturismo, poi il voto a Milano nel seggio della scuola media Tommaso Gulli, e la partita del Milan col figlio prima di arrivare in via Bellerio intorno alle 23. Al seggio si era fermato a chiacchierare con i giornalisti violando il silenzio elettorale e mostrandosi fiducioso grazie ai “buoni exit poll”. Ma aveva garantito, come del resto nelle ultime settimane, che il voto non avrebbe messo in discussione l’alleanza di governo. “E’ una certezza che da domani tutti la smettano di insultare, attaccare, criticare e si lavori rispettando il lavoro degli altri”, aveva detto. Gli Exit Poll fanno sorridere il Partito Democratico e il segretario Nicola Zingaretti che, chiuso nel suo studio al Nazareno con tutto lo stato maggiore del partito, guarda i numeri e cerca di trarre le conclusioni. Il Partito Democratico e’ vivo e vegeto.
Di piu’: con la lista unitaria si accredita come terzo polo della politica italiana. Dati che legittimano la fotografia di Zingaretti che sembra festeggiare con Paolo Gentiloni, Lia Quartapelle e Enzo Amendola nel suo studio al Nazareno. Alle spalle una libreria desolatamente vuota, forse per l’imminente trasloco nella nuova sede. E anche se le prime proiezioni sembrano ridimensionare la portata del risultato europeo, il dato conferma la crescita di un partito che solo tre mesi fa, a febbraio, era quotato al 16 per cento e oggi si trova – stando ai dati parziali – sopra il 20. Tanto basta per presentarsi come i “piu’ credibili avversari della Lega” alle prossime europee, come commenta una fonte qualificata del Pd: “Dopo cinque anni”, da quel sorprendente 40,8 per cento alle europee che rappresento’ al contempo l’acme e l’inizio del declino del Pd, mai piu’ vittorioso, “si e’ invertita la tendenza e il Pd torna a crescere”. E questo in barba a quanti sostengono che in Italia c’e’ “un sistema bipolare con la Lega da una parte e il M5s dall’altra. Tutt’altro: in Italia il sistema e’ tripolare e il terzo polo e’ rappresentato dal Partito Democratico”. Lettura che trascura il dato della aggregazione a sinistra che, al contrario, ha ben presente Andrea Orlando. Il vice segretario appare nella sala stampa attrezzata all’ultimo piano del Collegio Romano subito dopo la chiusura dei seggi, rimarca che “il governo e’ gia’ finito” e che spetta al Pd costruire l’alternativa proseguendo sulla strada dell’inclusione. “Oggi sappiamo che il Pd e’ in campo, sappiamo che dobbiamo ancora cambiare molte cose e rivolgerci alle sofferenze del Paese, ma il Pd c’e’ ed e’ la forza sulla quale ricostruire l’alternativa di centro sinistra”, sottolinea Orlando per il quale “si afferma una prospettiva, una lista unitaria che ha cercato di aprire una strada accogliendo uno spettro ampio di forze”.
Ma il Pd guarda anche al risultato del Movimento 5 stelle, e lo legge come la spia che il rapporto tra Paese e quel partito si e’ rotto. Tuttavia, se questa non e’ una ragione sufficiente per andare al voto, lo e’ sicuramente lo stallo che lo scontro continuo tra Di Maio e Salvini infligge al Paese. E il distacco tra Lega e M5s a queste elezioni promette di peggiorare le cose. Per questo la vice segretaria Paola De Micheli rinnova la richiesta di andare al piu’ presto alle elezioni politiche: “Noi chiediamo le elezioni anticipate e vediamo cosa succede, io sono convinta che potrebbe succedere anche prima del 15 ottobre, quando bisognera’ presentare la legge di bilancio, che non e’ uno scherzo. Secondo me, Salvini pensa di andare al voto”. Il Movimento Cinque Stelle al momento e’ senza una ‘famiglia politica’ a Strasburgo.
Alla luce dei risultati che stanno arrivando dai 28 paesi della Ue, i pentastellati non riusciranno a costituire un gruppo autonomo al Parlamento europeo nella prossima legislatura. Tra gli alleati annunciati da Luigi Di Maio durante la campagna elettorale, che nelle intenzioni del capo politico del M5S avrebbe dovuto diventare “ago della bilancia” dell’assemblea, solo i croati di Zivi Zid hanno ottenuto un seggio. Crollano i polacchi di Kukiz 15, che non dovrebbero portare a Strasburgo nemmeno un parlamentare. Nessun deputato nemmeno per gli estoni di Elurikkuse Erakond. Nessun seggio per i greci di Akkel ne’ per i finladesi di Liike Nyt. “Lega e Fratelli d’Italia insieme raggiungono il 37, forse il 40% del consenso e insieme rappresentano piu’ dei voti dei 5Stelle e del Pd messi insieme”. Lo fa notare il capogruppo di FdI al Senato Luca Ciriani parlando con i giornalisti nel comitato elettorale del partito. “FdI entra nel Parlamento europeo, ci entra di slancio, superando di molto la soglia dello sbarramento ed e’ l’unico partito che cresce insieme alla Lega – continua – FdI e Lega sono gli unici due partiti che si sono definiti sovranisti in campagna elettorale e che sono cresciuti rispetto alle politiche e alle europee”. I risultati delle elezioni europee mandano “un segnale di cambiamento: questo è un nuovo Parlamento.
Ho lavorato per spezzare i monopoli: è quello che faccio da cinque anni ed è quello che gli elettori hanno fatto oggi. Il monopolio del potere è spezzato. E’ per questo che possiamo fare qualcos’altro”. Lo dice la commissaria europea alla Concorrenza Margrethe Vestager, rispondendo ad una domanda durante la notte elettorale a Bruxelles. “E apprezzo molto – continua la Vestager – quello che ha detto Frans Timmermans: si può fare una coalizione tra coloro che vogliono fare qualcosa, tra coloro che vogliono agire, in modo progressista, per cambiare le cose. E guardate ai segnali che arrivano dai Verdi, cioè che gli elettori hanno risposto e che le cose si possono fare in maniera diversa. Penso che ci sia spazio per colloqui, nei prossimi giorni, che siano diversi da quello che abbiamo visto finora. E anche per una diversa composizione della leadership ai vertici dell’Ue”, conclude. Siamo ancora indispensabili, senza Forza Italia il centrodestra perde…
Noi siamo l’unica forza moderata di una coalizione vincente solo se corre insieme e io resto a Bruxelles l’unico argine al populismo anti-europeo. Più di questo non si poteva fare, ho dato il massimo. Queste le prime reazioni di Silvio Berlusconi al voto delle Europee. Il Cav tira un sospiro di sollievo e con lui un partito intero. Il rischio salvinizzazione sembra, almeno per ora, essere stato scongiurato. E anche i timori di un flop di preferenze per il leader. Tutti gli exit poll, in media, danno Forza Italia al 10%, quella che da tanti azzurri viene considerata la soglia di sopravvivenza. Niente tracollo, dunque. Gli alleati Matteo Salvini e Giorgia Meloni sono avvertiti. Non c’è alternativa al centrodestra unito, va ripetendo in queste ore Berlusconi. E la possibile vittoria in Piemonte con l’azzurro Alberto Cirio, candidato imposto dall’ex premier e non gradito al Carroccio, apre nuovi scenari anche a livello nazionale. Per il partito forzista significa uscire dal cono d’ombra, sottraendo al Pd un territorio chiave guidato da un presidente di richiamo come Sergio Chiamparino, mentre per la Lega vuol dire conquistare tutte le regioni più produttive del Paese. Il 10%, dunque, è un risultato che rincuora. E vale doppio, spiegano fonti azzurre, visto che Berlusconi, con una Lega ai massimi storici, nonostante il suo massimo sforzo, ha avuto poco tempo a disposizione, perché costretto a uno stop di oltre una settimana per un occlusione intestinale proprio nel vivo della campagna elettorale. In più ha dovuto subire il ‘fuoco amico’ di alcuni esponenti azzurri, a cominciare da Giovanni Toti, e gli hanno concesso poco spazio in video (‘in tv c’erano solo Salvini e Di Maio’, lo sfogo dell’ex premier).
Berlusconi ha un unico rammarico: tutti i sondaggi ci danno tra il 9 e il 12%, mentre il mio gradimento personale è al 25%. Comunque, avrebbe sottolineato il presidente di Fi a chi ha avuto modo di sentirlo al telefono nella notte, le prime proiezioni dimostrano che non c’è alternativa al centrodestra unito. “Balza agli occhi che c’è un’alternativa possibile: Fratelli d’Italia e la Lega rappresentano l’alternativa e ora spetterà a ciascuno degli attori in campo se dare seguito alle indicazioni degli italiani”. Lo ha detto la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni in una conferenza stampa al Residence di Ripetta sulle elezioni europee.
“Ho sentito Orban, Marie Le Pen e sto cercando Farage”. Cosi’ Matteo Salvini in collegamento con il tg La7 sottolineando come quello delle elezioni europee sia “un voto che ci permette di provare a cambiare l’Europa”.