Imparare a fare sesso con le serie tv

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di Clara Mazzoleni

Se tanti ragazzi e ragazze imparano cos’è il sesso facendolo, altrettanti lo apprendono guardando gli schermi dei loro computer e cellulari. Se i più avidi di sapere percorrono le strade della pornografia, gli altri completano con l’immaginazione quello che film, serie tv e video musicali suggeriscono. Ricordate la prima scena di sesso alla quale avete assistito con reale eccitazione? Io sì: era la scena di un film che non ho mai rivisto e di cui non so il titolo, incontrato durante un pigro zapping mattutino quando frequentavo ancora le scuole medie. I protagonisti erano un ragazzo e una ragazza poco più grandi di me: erano entrambi in divisa scolastica e lo facevano nell’angusto bagno della scuola. La scena è rimasta stampata nella mia mente per un particolare che, a quei tempi, mi colpì moltissimo: i due, entrambi bellissimi, facevano sesso completamente vestiti, quindi con le scarpe, i calzini, il cardigan, il pantalone lui e la gonna a pieghe lei, le camice allacciate fino all’ultimo bottone. Ricordo perfino il colore della cravatta indossata dal ragazzo – verde e blu – e gli orecchini indossati dalla ragazza, due perline bianche.

Piccola parentesi per celebrare l’importanza del bagno della scuola in quanto luogo dove si svolgono le scene fondamentali di tutti i teen drama. Il bagno è il posto perfetto per creare piccoli drammi – proprio mentre due persone sparlano di una terza, chi volete si nasconda dietro alle porte chiuse? – il palcoscenico teatrale in cui l’interruzione di un momento di solitudine può trasformarsi in amicizia, l’arena in cui si litiga e si dice la verità, ci si droga, si piange in solitudine (cose che succedono in Baby, Elite, 13 Reasons Why e praticamente tutte le altre serie per adolescenti della storia). A differenza di molti luoghi comuni dei teen drama – che come scrive Silvia Schirinzi nel suo articolo dedicato a Sex Education hanno cominciato da poco ad acquistare una loro più verosimile complessità – il fatto che molte cose importanti dell’adolescenza avvengano in bagno assomiglia alla realtà: non so voi, ma io nei bagni del mio liceo ho fatto di tutto (una volta ci ho anche dormito per un paio d’ore). Li ho sempre considerati un luogo affascinante, esotico. E se fosse proprio perché avevo tanto fantasticato su quella famosa scena? Guardando la televisione e spiando tra i manga di mio fratello maggiore, mi ero abituata ad associare il sesso alla nudità: per la mia mente di ragazzina fare sesso equivaleva a togliersi tutti i vestiti, toccare e osservare il corpo nudo dell’altro, abbracciarsi, baciarsi, ecc. La scena del film misterioso mi aveva sconvolto e intrigato perché mostrava il sesso come un incontro rapido e brutale.

Mi chiedo con curiosità cosa rimarrà nella mente dei teenager di oggi, spettatori, insieme a noi over 30, di scene un po’ goffe, tenere e “normali” (da Girls a Sex education, appunto). Invece delle sbrigative risposte alle assurde domande che noi leggevamo su Cioé, le adolescenti di oggi hanno a disposizione un’incredibile mole di ottimo materiale, di cui Sex Education è soltanto l’esempio più recente: da una serie al tempo stesso schietta e delicata come quella condotta da Irene Graziosi su Vice, in cui personaggi molto diversi tra loro raccontano diversi tipi di prime volte, alle approfondite recensioni di vibratori e articoli contro il dismorfismo corporeo come quelli proposti da Killerandasweetthang, il sex-ed blog fondato dall’influencer Eileen Kelly.

Per approfondire: How Sex Education filmed sex scenes marks a new chapter for the teen genre, The sex-ed blog aiming to redefine ‘the talk’ for teens

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