Roma sfida ancora Parigi, il Seggio Onu vada all’Ue

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E a Davos conte elogia il populismo

Scontro su Sophia. Salvini, ‘nuove regole o lo stop’. Premier a Davos: ‘Europa sia della gente’ ‘il pil al 1,5% nel 2019’. Tria, nessuna manovra correttiva

Prosegue il duello fra Roma e Parigi dopo gli screzi dei giorni scorsi sul colonialismo. Da Davos, il premier Conte accusa Parigi di “ambiguita’” sul dossier Fincantieri-Stx e attacca su un altro fronte, suggerendo di affidare il seggio permanente della Francia nel consiglio di sicurezza Onu “nel contesto europeo” e non piu’ “a un singolo Paese”. La ministra transalpina Loiseau risponde su eventuali “ritorsioni” contro l’Italia: “Non vogliamo giocare a chi e’ piu’ stupido. Con l’Italia abbiamo molte cose da fare e vogliamo continuare a farle”. Alta tensione anche sulla missione Sophia. Salvini avverte: “O cambiano le regole o finisce la missione”. Di Maio: “Avanti se gli altri Paesi aprono i porti”. Berlino fa sapere che mandera’ le navi “se ci saranno condizioni per ripristinare il contrasto ai trafficanti”.

“C’e’ una parola chiave attorno alla quale abbiamo costruito la nostra visione politica e l’attivita’ di governo, e quella parola e’ popolo”. E’ il messaggio del premier Conte al forum di Davos. Il premier ha sottolineato che “l’Europa che sogniamo e’ un’Europa del popolo, fatta dal popolo e per il popolo”. Per Conte, l’opinione pubblica “sta mettendo in dubbio la validita’ e credibilita’” del progetto europeo. Sui conti, ha dichiarato che il Pil italiano potrebbe crescere fino all’1,5% quest’anno. Per il ministro Tria, l’Italia centrera’ gli obiettivi di deficit per il 2019 e non ci sara’ bisogno di una manovra correttiva.

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