Pensiero del giovane friulano, Michele, prima di togliersi la vita

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Estratto dalla lettera ai suoi familiari, del giovane trentenne friulano, Michele, prima di togliersi la vita il 7 Febbraio 2017  —  …. le cose per voi si metteranno talmente male che tra un po’ non potrete pretendere nemmeno cibo, elettricità o acqua corrente, ma ovviamente non è più un mio problema.

IL futuro sarà un disastro a cui non voglio assistere, e nemmeno partecipare.  Buona fortuna a chi se la sente di affrontarlo.  Non è assolutamente questo il mondo che mi doveva essere consegnato, e nessuno mi può costringere a continuare a farne parte.  È un incubo di problemi, privo di identità, privo di garanzie, privo di punti di riferimento, e privo ormai anche di prospettive.  Non ci sono le condizioni per impormi, e io non ho i poteri o i mezzi per crearle.  Non sono rappresentato da niente di ciò che vedo e non gli attribuisco nessun senso:  io non c’entro nulla con tutto questo.

Non posso passare la vita a combattere solo per sopravvivere,….  —  Agghiacciante, struggente e arrabbiante, e di un contenuto terrificante ma vero e reale!… La porterò sempre con me, per penitenza… (e così dovrebbero fare tutti, per leggerlo e rileggerlo), fino alla tomba e, una volta lassù  cercherò quel MICHELE, per inginocchiarmi difronte a si tale grandezza.  E se aggiungiamo i suicidi per colpa dello stato?!…  Per quanto riguarda i punti di riferimento, per salvare il paese, ci devono pensare queste TV, ma non se ne parli nemmeno.  E attenzione,  di tutto si parlerà in TV della lettera di Michele, fuorchè del  pezzo che è qui sopra… da dimendicare obbligatoriamente…(e così è  stato).  Roba, da sputarCI  in faccia, almeno per tutta la vita!  Alla fine, per le parole di grandissimo valore umano e sociale, e mai lette (perché in questa “democrazia” non si possono dire), mi sono messo a piangere come un bambino… Che mi ucciderei anch io… meno male che non l’ho mai fatto, perchè sarebbe stato sicuramente inutile.

E poi, per chi… per che cosa!?… Meglio tacere va.  Se continuiamo così, a noi o ai nostri figli, ci aspetta un fine terribile.  Cari giovani, volete tornare a quando si lavorava dall alba al tramonto?!…  E allora sveglia!  Spero almeno nel vostro commento con le INDISPENSABILI  riflessioni, perché se lo facessi io, sarebbe sciacallaggio, senza frutti.  E’ però,  una grandissima occasione persa, per fermare il piangersi addosso imposto da questi media e prendere la strada per la rinascita del paese.  Ma nulla di nulla succederà.  Perché ?  Perché!?… E poi, possibile che, come sempre, il solo colpevole è il suicida?!  Non si denuncia nessuno, non si indaga nessuno!  Nessuno presenta le dimissioni!

E perchè!?… La risposta è vietata, perché si arresterebbe il decadimento del Italia.  —  Ho mandato 31 mail.  Sempre nessun riscontro e, mai che si muova foglia!  IL 10 l’ho mandata anche all associazione:  itrentenni@gmail.com, stessa cosa.  Se questi sono i giovani, tutti, a ridateci i vecchi! —  IL 5 Ottobre ho inviato 38 mail, con questo titolo:  Fareste come me, per il bene di questo paese, condannato a morte. — E nessun riscontro.

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