Toti: ricostruire il ponte Morandi nel più breve tempo possibile

Senza categoria

Di

Conte e Toninelli su concessionarie

 “C’è l’esigenza di abbattere e ricostruire il ponte Morandi nel più breve tempo possibile e di farlo in totale sicurezza”. Così il presidente della regione Liguria Giovanni Toti, che è anche commissario per l’emergenza, spiega come “per le norme vigenti questo spetti a Autostrade che dovrà provvedere con celerità, accollandosene ovviamente tutte le spese”. Toti quindi aggiunge che “per questo abbiamo chiesto alla società concessionaria di presentare alla struttura del Commissario un piano dettagliato. Ciò avverrà entro questa settimana. Nulla vieta che Autostrade coinvolga e affidi la realizzazione dell’opera, o parti di questa, a società pubbliche di ingegneria e costruzioni, alcune delle quali sono presenze storiche sul territorio genovese. Autorevoli esponenti del Governo lo hanno auspicato e lo auspico anche io, né la società Autostrade lo ha mai escluso. Così come ogni passaggio dovrà essere monitorato attentamente da tutte le strutture preposte al controllo. Tutto ciò può avvenire senza scontri, senza ritardi, senza surplus di polemiche”.

“Genova e la Liguria – evidenzia Toti – devono ripartire e questa deve essere la priorità per tutti. Hanno bisogno di tanti fatti, poche parole e nessuna polemica”. Per Toti “ogni dibattito su come dovrà essere gestito in futuro il sistema delle concessioni, ogni azione che il Governo intenda intraprendere nei suoi rapporti con società Autostrade, compresa la procedura di revoca, ove questa andasse avanti, ogni considerazione su possibili nazionalizzazioni – io resto contrario a questa ipotesi legata al passato – sono senza dubbio legittimi temi di dibattito politico in Parlamento, ma non possono e non devono essere portati avanti sulla pelle dei genovesi, dei liguri e del primo sistema portuale del Paese. Perdere anche solo un minuto per inseguire polemiche, ipotesi fantasiose e complicare il già difficile percorso per il ritorno alla normalità sarebbe una colpa imperdonabile”.
Il ministro delle infrastrutture e trasporti, Danilo Toninelli, in audizione in Parlamento proprio sul crollo del Ponte Morandi, dichiara che il Governo “farà di tutto per rivedere integralmente il sistema delle concessioni e degli obblighi convenzionali, valutando di volta in volta se l’interesse pubblico sia meglio tutelato da forme di nazionalizzazione oppure dalla rinegoziazione dei contratti in essere in modo che siano meno sbilanciati a favore dei concessionari”.

Va assicurata una rigorosa e puntuale vigilanza sull’operato dei concessionari e sul rispetto dei vincoli che “la legge e le convenzioni pongono a loro carico”. “Per ogni infrastruttura – sottolinea Toninelli – dovremo avere certezza dell’intervento di manutenzione da ultimo adottato e di quelli programmati. Dovremo essere in condizione di poter operare tempestivamente nella segnalazione degli interventi di riammodernamento del nostro patrimonio infrastrutturale, graduandoli secondo un preciso ordine gerarchico di importanza e di urgenza”.

Peraltro subito dopo la tragedia di Genova, il 17 agosto, in un comunicato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, aveva annunciato che il Governo ha inoltrato ad “Autostrade per l’Italia” la lettera di contestazione che avvia la procedura di caducazione della concessione. Il concessionario avrà facoltà di far pervenire le proprie controdeduzioni entro 15 giorni, “fermo restando che il disastro è un fatto oggettivo e inoppugnabile e che l’onere di prevenirlo era in capo al concessionario su cui gravavano gli obblighi di manutenzione e di custodia”. A partire da settembre – aveva aggiunto Conte – il Governo convocherà “tutti i concessionari delle infrastrutture, costringendoli a consegnarci un programma dettagliato degli interventi di ordinaria e straordinaria manutenzione, con specifica quantificazione delle risorse destinate a questo scopo: li costringeremo a impegnarsi in un programma di riammodernamento delle infrastrutture destinando ad esso risorse più proporzionate e adeguate agli utili che ne ricavano”. Infine il presidente del Consiglio aveva anche sottolineato che “d’ora in avanti tutti i concessionari saranno vincolati a reinvestire buona parte degli utili nell’ammodernamento delle infrastrutture che hanno ricevuto in concessione”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Traduci
Facebook
Twitter
Instagram
YouTube