Conte ai cittadini: tenete duro, ora passiamo ai fatti

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Primo bagno di folla per il nuovo governo, presente alla parata del 2 giugno. “Non fatemi i complimenti adesso, non ho fatto ancora nulla. Spero che me li possiate fare dopo. Finora sono state fatte troppe chiacchiere, ora bisogna fare i fatti”. Cosi’ il nuovo premier Giuseppe Conte ha risposto tra la calca dei cittadini ai Fori Imperiali. “Tenete duro, teniamo duro” ha aggiunto con il gesto del pugno serrato.

“L’Italia e’ un grande Paese, non dimentichiamocelo mai”. Lo scrive su Twitter, augurando “buona Festa Della Repubblica a tutti”, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, postando la foto del paracadutista con il gigantesco tricolore, sullo sfondo di un cielo ‘azzurro Italia’, momento clou della sfilata di oggi.

Esordio con il botto alla parata del 2 giugno per il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, con un lungo bagno di folla durato circa tre quarti d’ora al termine della sfilata, tra foto, selfie, applausi, strette di mano e incoraggiamenti, culminati al grido “un presidente, c’è solo un presidente”. Un’acclamazione che ha quasi imbarazzato il premier, che si è schermito e ha invitato i cittadini a non esagerare, anche per evitare incidenti istituzionali, pur se in quel momento ormai tutte le autorità avevano lasciato il luogo della manifestazione. L’entusiasmo si è scatenato al termine della sfilata, dopo che il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ricevuti gli onori militari, a bordo della storica Lancia Flaminia, aveva fatto ritorno al Quirinale. I cittadini si sono riversati sotto la tribuna autorità, e una volta individuato Conte lo hanno fatto oggetto di un pacifico assalto, scandendo slogan di incoraggiamento, brandendo decine e decine di smartphone per foto e selfie.

Continui gli auguri di buon lavoro e gli inviti ad andare avanti, arrivati senza poter stilare una classifica distinguendo gli autori per provenienza geografica, età, sesso. Alla fine, con la ressa che cresceva di minuto in minuto, il premier ha iniziato un percorso a ritroso per raggiungere le auto di servizio e di scorta parcheggiate all’uscita centrale della tribuna autorità. Così ha approfittato del palco per rassicurare e allo stesso tempo invitare al realismo, i cittadini che continuavano a subissarlo di richieste: “non ho la bacchetta magica, ce la metterò tutta”.

Fallito anche in questo caso il tentativo di salire in macchina, che tra l’altro faticava a fendere la folla sempre numerosa, con un entusiasmo che non accennava a diminuire, Conte si è allora avviato a piedi lungo via dei Fori imperiali, protetto dal cordone creato dalle Forze dell’Ordine, tra tentativi di foto, selfie e riprese, che non accennavano a diminuire. Fino all’ovazione “un presidente, c’è solo un presidente”, che ha spinto il presidente del Consiglio a rivolgere ai supporter un nuovo invito alla calma e a non esagerare con gli slogan da stadio. Poi a piazza Venezia, quando ormai erano passati tre quarti d’ora dalla fine della parata, la possibilità di salire sull’auto di servizio e ripartire.

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