L’Italia costretta a restare immobile per incapacità a formare il nuovo governo?

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BOSTON (USA) – Una volta vi erano due litiganti e poi, comparve un terzo incomodo che s’illuse poter godere virtualmente per sempre.

Quando ciò accade, tutto è possibile e tutto tollerabile finche’ si tratta di due persone normali che non nuocciono a nessuno. Le cose cambiano quando due uomini politici: Salvini e Di Maio, e iniziarono a fare lo stesso gioco per prevalere uno sull’altro per conquistare  il potere, detto questo non può e non deve essere tollerato.

Ed è logico a interpretare un atto negativo, quindi il nascere di un altro grave errore politico soprattutto quando si vuole pretendere di trattare con problemi di natura politica di due leader politici che all’atto pratico sono, in effetti, due sconsolati perdenti, perché né il Movimento 5 Stelle e la coalizione del Centro Destra non hanno ottenuta la maggioranza. Penso che sia bene che il Partito Democratico decida a non correre il rischio di dovere pagare le spese per tale situazione enigmatica tuttora irrisolta.

Quanto sopra menzionato, più volte ripetuto con altri miei articoli prima pubblicati, che la politica è una cosa seria, e non strettamente praticata come professione perché’ per poterla sviluppare al meglio chi desidera praticarla dovrebbe riconoscerla una vera missione o vocazione al servizio della Nazione ITALIA nonché’ la massima tutela a tutte le sovranità che la Patria nostra possiede. E mai, per nessuna cosa al mondo, la Nazione nostra assolutamente non deve commettere l’errore di cessioni delle sovranità e mi spiego,  nemmeno all’Unione Europea, perché l’Italia è una Nazione e non è uno Stato qualunque!

A questa inverosimile situazione i due personaggi menzionati, ora al vertice della politica se fossero più cauti e un pochino più intraprendenti nel valutare ciò che gli italiani assistono al teatrino non certo bello come quello rappresentato dalla favola di “pinocchio” o la favola di “cenerentola”. Se invece i due leader fossero stati più cauti, probabilmente avrebbero già risolto questa brutta pagina politica e la Nazione nostra, dopo due mesi non ha ancora un governo chiamato a governare l’Italia tutta intera perché’ tutti sono italiani inclusi quelli che sono stati costretti a emigrare all’estero.

Dopo il teatrino politico non condivisibile dagli altri partiti, credo e lo ritengo giusto, che l’ultima parola spetti al Capo dello Stato, Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica. Allo stato delle cose si presenta con il nulla di fatto il triste scenario che immagino, non sarà stato gradito da nessuno. Il Presidente della Repubblica, allo scadere del giorno 3 maggio prossimo, si apriranno altre opportunità per sondare, che in tal caso si ripeterebbe con gli stessi risultati e cioè l’immobilità della politica che l’Italia correttamente non può esimersi dagli impegni legislativi e contrattuali.

A questo punto interverrà la massima autorità dello Stato che avrà certamente altre disponibilità a promuovere un governo ponte o istituzionale con l’obbligo di modificare l’attuale legge elettorale alfine di trovare un punto di equilibrio che nel giro di qualche mese tale governo in accordo con la Camera dei Deputati e il Senato della Repubblica Italiana, possa di lì a pochi giorni incaricare anche un altro leader a formare un nuovo governo politico. Se anche questa volta le circostanze fossero negative, si faccia finita e con una cosa seria s’invitino gli italiani a nuove elezioni politiche, quanto prima possibile. Credo sia indispensabile modificare adeguatamente la legge elettorale, affinché’ sia reintrodotta con un equilibrato premio di maggioranza.  

Soltanto  così sarà possibile formare un governo utile responsabile e determinante capace a risolvere i problemi che assillano l’Italia non ancora risolti e soprattutto sappiano promuovere nuove leggi che agevolino gli imprenditori affinché’ creino lavoro per centinaia e centinaia di migliaia di persone italiane che non trovano occupazione e costretti nuovamente a emigrare all’estero.

Questo stato di cose e secondo una politica autodistruttiva perché’ esportiamo persone abilitate e qualificate e al tempo stesso costretti a importare persone irregolari, senza documenti e temo che non siano altrettanto comparabili con i nostri connazionali quasi condannati a emigrare perché’ si continua a percorrere una strada  pericolosa e le cose risulteranno negative e fallimentari.

Secondo il mio modo di pensare i governi presenti e futuri dovrebbero pensare più all’Italia e meno all’Europa, pecche’ ho la sensazione che a lungo a dare gli Italiani in Italia saranno sempre delusi e più poveri.

Questo è il mio motto:

L’Italia piccola e preziosa e d’infinita bellezza capace d’illuminare l’Universo.

Ambasciatore d’Italianità

On. Michele Frattallone, presidente del Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo, Inc., presidente della Galileo Legacy Foundation, Inc., già consigliere del COM.IT.ES. componente dell’Osservatorio dell’Emigrazione Italiana nel Mondo, presidente del Comitato Promotore per il progetto Centro Culturale Italiano negli Stati Uniti, presidente del Comitato Promotore del progetto Fondazione Scuola d’Italia nel New England in lingua Italiana e Inglese.   

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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