Madonna della Vetrana tra fede e dicerie strapaesane

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Come tutti sanno la Patrona di Castellana è la Madonna della Vetrana che centinaia di anni fa avrebbe salvato dalla peste i cittadini di Castellana, mentre il Patrono è San Leone Magno. La statua della Madonna è custodita nel santuario dedicato a lei e gestito dai frati francescani che si trova alle porte di Castellana sulla provinciale per Alberobello.

Fino a qualche anno fa la festa patronale che festeggiava la Madonna della Vetrana si svolgeva l’ultima domenica di aprile, e nel gergo castellanese questa festa veniva denominata “la festa d’aprile”. Alcuni anni addietro fu deciso dagli organi ecclesiastici che la festa patronale del paese fosse spostata il 12 gennaio di ogni anno, mentre la notte tra 11 e il 12 si continuava ad attendere la venuta della Madonna con l’accensione di grandi, medi e piccoli falò sparsi per tutto il territorio castellanese. In quella notte oltre alle varie liturgie della Chiesa, vi è stata sempre la tradizione che gruppi di fedeli girassero per la maggior parte dei falò per cantare canti dedicate alla Madonna, ma anche per far bisboccia.

Detto in estrema sintesi questo che riguarda la parte seria della legittima credenza della stragrande maggioranza dei castellanesi, non dimenticando mai che questo è fondamentalmente un paese chiuso ad ogni forma di laicismo anche di quello che ammette l’importanza dell’azione religiosa e spirituale pur non ammettendo le forme esasperate, veniamo al faceto e alle dicerie strapaesane.

Si deve sapere che la Madonna della Vetrana porta l’atavica nomea della ‘madonna pisciacchiara’ cioè che non manca mai di portare con se un po’ di pioggia quando o sta per visitare Castellana o è presente nel paese delle grotte. Questo fatto se lo si interpreta razionalmente, si dovrebbe ammettere che sia la festa di aprile che peggio ancora a gennaio si trovano in periodi piovosi per la zona, quest’anno però sono accaduti due fatti strani che vanno raccontati a chi o non ha fatto caso o non si è trovato a Castellana l’11 e 12 gennaio. La storia è iniziata il 12 gennaio quando la statua della Madonna non si è potuta muovere dal Convento per la quasi tradizionale pioggia, e quindi la processione è stata spostata il giorno 13. Ma questo è niente, la domenica che sempre per tradizione la Madonna doveva ritornare al suo Convento partendo dalla chiesa Madre la mattina ha iniziato a fare una piccola ma fastidiosa pioggerellina. All’ora in cui la Madonna doveva uscire dalla chiesa è uscito un bellissimo sole che ha accompagnato la Vergine fino al Convento o quasi, ma subito dopo ha fatto un memorabile breve ma intenso temporale con fuggi fuggi delle persone al seguito. Adesso mi domando e dico non è che la Madonna della Vetrana non voleva essere scomodata dalla sua casa per i troppi peccati dei suoi fedeli castellanesi?

Mario Marzano

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