Di seguito le dichiarazioni del consigliere regionale renato Perrini
Chiamarla condotta antisindacale è poco. Qui siamo di fronte ad un vero e proprio sopruso. La società Ladisa punisce tre suoi dipendenti perché hanno “osato” condividere su facebook un articolo nel quale si palesavano le perplessità in merito all’affidamento ad un unico soggetto del servizio di ristorazione di tutte le strutture ospedaliere pugliesi. Un atteggiamento quello della Ladisa, lesivo della dignità di un lavoratore e di certo non conforme ai dettati costituzionali. Ma sul serio si possono avviare procedimenti disciplinari nei confronti dei dipendenti solo per un like o per aver mostrato di condividere alcune posizioni?
Ma davvero nel 2018 accadono discriminazioni di questo tipo? L’atteggiamento della Ladisa è una minaccia in piena regola, che non fa altro che confermare i dubbi che ho sollevato in sede di Commissione regionale, in merito alla gara unica. Una vicenda sempre più nebulosa che merita subito chiarezza. Qui invece che tutelare i lavoratori che operano nelle mense ospedaliere, chiedere rispetto per i loro contratti, proteggere quindi il lavoro, e garantire anche un pasto di qualità per i malati, si da valore alla realtà virtuale, un mondo parallelo diventato oramai il luogo dove tutto si decide. La vertenza in questione va gestita nelle sedi istituzionali, con una presa di posizione forte che punti a garantire tutti, e ripeto tutti, i livelli occupazionali.
Sono al fianco dei 1.200 lavoratori che rischiano il posto di lavoro o che vedono compromesso il loro contratto. Mai e poi mai, accetterò che vengano calpestati i loro diritti. Ora è tempo che il presidente della Regione Puglia intervenga in maniera decisa, e che sia lui, con responsabilità, a condannare quanto accaduto.