Cepal per il Venezuela: -8,5% recessione prevista nel 2018

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CARACAS – “Un’altra brutta previsione per il paese quest’anno è quella fornita da CEPAL. Nonostante l’organismo abbia ribadito le stime positive fornite a fine 2017, per il Venezuela la previsione è sempre nera. Difatti, visto l’andamento dell’economia venezuelana, l’ente ha previsto una decrescita del -8,5 %. La peggiore in tutta la regione dal Messico fino all’Argentina”. È quanto si legge su “La voce d’Italia”, quotidiano online diretto a Caracas da Mauro Bafile. 
“CEPAL ha affermato che il contesto internazionale favorisce la crescita in America Latina e la zona caraibica per quest’anno. Una crescita stimata del 2,2%. Ma ci sono “importanti incertezze”. 
Le cifre calcolate per subregioni americane, indicano che il Sud America crescerà del 2,0%, leggermente al di sotto dell’indice regionale. E la diminuzione è dovuta alle cifre negative del Venezuela.

CHI CRESCE DI PIÙ
I paesi che cresceranno di più nel2018 sono Antigua e Barbuda (5,8 %), Panama (5,6 %), Nicaragua (5,0 %) e Repubblica Dominicana (5,0 %).

CHI CRESCE DI MENO
Leprevisioni sono nere, invece, per due paesi soltanto: Venezuela e Dominica. Il Venezuela soffrira una recessione del – 8,5% mentre Dominica arriverà al -5%.

IL PIL SECONDO PAESE
L’organismo delle Nazioni Unite ha riferito che il Prodotto Interno Lordo di tutti gli altri paesi aumenterà. Bolivia e Paraguay (4,0 %), Perù (3,5 %), Cile (3,3 %), Uruguay (3,0 %), Colombia (2,6 %), Argentina (2,5 %), Brasile (2,2 %)ed Ecuador (2,0 %).
Complessivamente Messico e America Centrale cresceranno il 2,6 %, trainati da Panama, Nicaragua e Repubblica Dominicana. Ma anche gli altri cresceranno: Honduras (4,1 %), Costa Rica (3,4 %), Guatemala (3,3 %), El Salvador (2,4 %), Haiti (2,0 %) e Cuba (1,6 %).
Per la zona dei Caraibi è previsto l’1,4 %. Ma l’incidenza positiva della crescita di Antigua e Barbuda, sarà mascherata dalla recessione di Dominica. Comunque, si prevede la crescita anche per San Cristobal e Nieves (4,5 %), Santa Lucia (3,6 %) e Guyana (3,5 %).

RIMANE L’INCERTEZZA
Tutto sommato, sebbene le previsioni positive di CEPAL per il 2018 (eccezione fatta per il Venezuela e Dominica) siano discrete; l’ente sostiene che le tendenze verso il protezionismo, i rischi connessi alla geopolitica e alla finanza potrebbero incidere sulle previsioni e, quindi, modificarle.
Si spera pure che arrivino alla regione più contributi provenienti dagli investimenti ma sempre al di sotto di quanto sarebbe necessario per incidere stabilmente sullo sviluppo.
CEPAL stima che l’andamento della domanda esterna può stimolare la produttività economica regionale e la domanda interna avrà un ruolo rilevante per l’accelerazione della crescita. Ma, comunque, rimarranno differenze”. 

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