Frase indecente di Maurizio Sarri, ad una giornalista

Attualità & Cronaca

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«Sei una donna, sei carina e non ti mando a quel paese per questi due motivi». Ho modificato un poco la frase del tecnico del Napoli Maurizio Sarri, rivolta ad una giornalista, per renderla lievemente più civile. Una reazione, quella dell’allenatore, esagerata, tra l’altro, considerato che la giornalista aveva solo osato chiedergli se il campionato fosse compromesso. Un romano senza peli sulla lingua gli avrebbe risposto come minimo: “Mica t’ho detto cotica!”. Un comportamento sessista quello dell’allenatore del Napoli.  Sessista come il mio, questa mattina, con la differenza che io ho peccato per gentilezza e lui, il tecnico, ha peccato per cafonaggine. Esco da un piccolo supermercato e trovo una macchina in seconda fila che m’impedisce di uscire dal parcheggio. Un poco irritato prendo a suonare il claxon due, tre volte, invano. Aspetto un po’ mentre l’irritazione aumenta leggermente e alle fine entro nel negozio e a voce alta domando: “Qualcuno qui ha fatto prigioniera la mia macchina nel parcheggio?”. Una signora giovane, bella, mi viene incontro, mi sorride, chiede scusa: “Non potevo tornare indietro, c’era un camion, sono stata costretta… “. La mia irritazione svanisce per incanto: “Non fa niente, signora, così la mette al posto mio”. 

Mi sorride nuovamente, mi ringrazia, sposta la macchina, io esco e prima d’andare via non posso fare a meno di girarmi per salutarla, per vederla sorridere ancora. Mi sarei comportato alla stessa maniera se il proprietario della macchina fosse stato un uomo?

Emidio Sani

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