Cellamare: giocatori senza frontiere

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CELLAMARE – (Ba) – “GSF nasce come un’ identità giuridica associativa che punta a costruire un’ offerta volta ai servizi sul gaming come network aziendale, in quanto si parla di gaming as a service, ovvero il gioco fatto per essere un servizio non solo di intrattenimento, ma anche di insegnamento e di apprendimento.”
È così che Gianluca Bovio, presidente dell’associazione culturale e sportiva “Giocatori Senza Frontiere” definisce questa nuova attività, presente a Cellamare da circa due anni.
Il Gaming LAB, inaugurato il 10 novembre 2017 con sede nel castello Caracciolo di Cellamare, vuole rappresentare un punto di riferimento per attività culturali e di formazione. Esso è nato in seguito all’ottenimento del locale attuale, il CiberLab, finanziato dai laboratori urbani “Bollenti spiriti”, grazie ad un bando pubblicato verso inizio 2017 dal comune. Dopo aver partecipato a questo bando, sono nate delle proposte legate all’ e-sports e una volta vinto, hanno ottenuto la gestione del locale.
La sede, come il resto del castello, era in uno stato di abbandono, in seguito è avvenuta una ristrutturazione grazie a dei fondi europei.
Il Ciberlab si sviluppa sia in ambito di orientamento lavorativo, sia in ambito di intrattenimento giovanile, dedicato soprattutto al settore informatico.

Inoltre, l’ associazione GSF ha partecipato ad una serie di eventi tra cui il B-Geek ed il Festival del nerd di Foggia; sono stati organizzati dei tornei di Hearthstone e Counter-Strike: Global Offensive e dei raduni di Hearthstone, racchiusi in una serie di eventi chiamati “Fireside Apulia Gathering”, i quali si sono tenuti a partire dal 29 ottobre 2017 e si svolgeranno fino al 10 marzo 2018 presso l’ExViri di Noicattaro.
La risposta dei giovani riguardo quest’ iniziativa è stata positiva; l’ unico problema riscontratosi durante l’ anno è stato l’ inadeguata distribuzione delle ore: l’attività si svolge solo il martedì e il venerdì pomeriggio dalle 16 alle 21, mentre per attirare un maggior numero di interessati si dovrebbero inserire altri giorni, come anche il fine settimana e magari, andare in contro agli orari dei ragazzi posticipando l’ inizio e la fine delle attività.

Sara D’Ursi

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